– Le onde cerebrali – disse un giorno, – portano l'impronta di ogni impulso, dato da miliardi di cellule, sia conscio sia inconscio.

Teoricamente, una loro analisi dovrebbe dimostrare che le differenze esistenti tra individuo e individuo non sono dovute unicamente alla diversita dei caratteri fisici, ereditari o acquisiti, ma anche al momentaneo stato emotivo, a un diverso grado d'educazione ed esperienza, persino a un diverso atteggiamento filosofico.

Persino Seldon, pero, non era andato al di la della semplice teoria.

Da cinquant'anni, gli uomini della Fondazione si erano dedicati allo studio di questa nuova materia.

L'avvio fu dato naturalmente da nuove scoperte tecniche.

Si era riusciti, per esempio, a costruire un nuovo apparecchio che permetteva un contatto diretto con le cellule senza esser costretti a radere il cranio, e un nuovo meccanismo che registrava automaticamente i dati delle onde cerebrali sotto forma di una funzione fornita di sei variabili indipendenti.

Ma cio che era piu significativo, forse, era la crescente importanza che era venuta ad acquistare l'encefalografia; Kleise il luminare di questa scienza, partecipava ai convegni scientifici sedendo allo stesso tavolo dei fisici.

Il dottor Darell, anche se ora aveva abbandonato gli studi, era conosciuto per le sue brillanti scoperte nell'analisi encefalografica, quasi quanto per il fatto di essere figlio di Bayta Darell, la grande eroina della passata generazione.

Il dottor Darell, seduto nel suo laboratorio, s'era fissato sulla testa gli elettrodi, mentre un ago, racchiuso in una campana vuota, vibrava impercettibilmente.

Alle sue spalle si trovava il registratore; il soggetto, infatti, non doveva vedere il diagramma, altrimenti sarebbe stato tentato di influenzarlo.

Darell sapeva tuttavia che in quel momento sul diagramma appariva la ritmica e pochissimo ondulata curva Sigma, il che era ovvio, data la sua mente cosi disciplinata.

Conosceva alla perfezione il suo schema cerebrale.

Pelleas Anthor non fece commenti quando il dottore si alzo dalla sedia.

Il giovane prese le sette registrazioni dalla macchina e le esamino rapidamente con occhio esperto.

– Se non vi dispiace, dottor Semic.

Semic era serio e preoccupato.

Aveva cominciato a studiare l'elettroencefalografia nell'eta matura, non ne sapeva molto, e la cosa gli dava un certo fastidio.

Era vecchio, le rughe della sua faccia lo dimostravano, al pari del passo strascicato e del tremito delle mani… ma si trattava soltanto del corpo.

Il diagramma invece avrebbe potuto rivelare che anche la sua mente era vecchia e questo lo infastidiva.

Gli elettrodi vennero regolati.

L'operazione non era affatto dolorosa, ne procurava alcun danno.

Si provava solamente un lieve formicolio.

Fu quindi la volta di Turbor, che si sedette tranquillamente senza muoversi durante tutta l'operazione.

Poi tocco a Munn, che fece un sobbalzo non appena gli vennero applicati gli elettrodi, e durante tutto il tempo non fece che ruotare gli occhi come se volesse verificare che non gli avessero bucato il cranio.

– E ora… – disse Darell, quando tutto fu finito.

– E ora – lo interruppe Anthor scusandosi, – c'e un'altra persona in casa.

Darell corrugo la fronte. – Mia figlia? – Si.

Se ricordate, ho chiesto che rimanesse in casa questa sera.

– Anche lei deve sottoporsi all'analisi? E per quale ragione? – Non posso procedere senza l'analisi.

Darell scosse la testa e sali le scale.

Arcadia, che aveva avuto tutto il tempo per prepararsi, aveva spento il ricevitore di suoni quando era entrato il padre.

Lo segui senza fare storie.

Era la prima volta, a eccezione: di quando avevano preso il suo schema cerebrale base da neonata a scopi di registrazione e d'identificazione, che si trovava sotto gli elettrodi.

– Posso vedere? – chiese quando ebbero finito.

– Non riusciresti a capirci niente, Arcadia – rispose il dottor Darell.

– Ora e meglio che tu vada a letto.

– Si, papa – rispose docile. – Buonanotte a tutti.

Si precipito su per le scale e si tuffo sul letto dopo essersi svestita a tempo di record.

Con l'apparecchio di Olyntus sotto il cuscino si sentiva come un personaggio di un libro di spionaggio.

Le prime parole che senti erano pronunciate da Anthor: – L'analisi, signori, e stata soddisfacente.

Anche quella della bambina.

Bambina, penso disgustata, e al buio fece una smorfia indirizzata ad Anthor.

Anthor aveva aperto la sua valigia e ne stava togliendo parecchie dozzine di diagrammi cerebrali.

La valigetta era provvista di una chiusura speciale.

Se non fosse stata la sua mano a tenere la chiave che apriva il lucchetto, il contenuto si sarebbe incenerito in pochi secondi.

Una volta tolte dalla valigia, le registrazioni si ossidavano nel giro di mezz'ora.

Per sfruttare quel breve periodo, Anthor parlo velocemente. – Ho qui il diagramma di parecchi funzionari governativi di Anacreon.

Questo e di uno psicologo dell'Universita di Locris; questo di un industriale di Siwenna.

Gli altri potete controllarli voi stessi.

Tutti si chinarono a guardare.

La maggior parte di loro capi ben poco.

Solo Darell riusci a leggere quei diagrammi come un libro aperto.

– Dottor Darell – disse Anthor, – vorrei farvi notare la regione piana tra le onde secondarie di Tauian e il lobo frontale, che e comune a tutte queste registrazioni.

Per controllare meglio la mia affermazione, signore, potete servirvi del mio Regolo Analitico.

Il Regolo Analitico puo essere considerato un parente lontano del giocattolo per bambini, chiamato Regolo Logaritmico, cosi come un grattacielo puo esserlo di una capanna.

Darell se ne servi con mano esperta.

Fece uno schizzo dei risultati e, come Anthor aveva detto, scopri una regione piana sul lobo frontale, dove invece avrebbero dovuto trovarsi onde di notevoli dimensioni.

– Come interpretare un fatto del genere? – chiese Anthor.

– Non sono sicuro.

Non vedo come sia possibile.

Persino in caso di amnesia le ondulazioni rallentano di frequenza, ma non scompaiono del tutto.

Forse un'operazione chirurgica? – Certo qualcosa e stato asportato – disse Anthor impaziente. – Ma non fisicamente.

Voi sapete che il Mulo era in grado di fare una cosa del genere.

Poteva sopprimere completamente tutte le capacita per determinate emozioni o attitudini mentali, e non lasciare nient'altro che vuoto.

A meno che…

– A meno che non sia stata la Seconda Fondazione a farlo.

E questo che volevate dire? – disse Turbor sorridendo.

Non c'era bisogno di rispondere a una domanda tanto ovvia.

– Che cosa ha fatto nascere in voi i sospetti, signor Anthor? – chiese Munn.

– Non sono stato io a scoprirlo.

E' stato il dottor Kleise.

Raccoglieva diagrammi mentali, pressappoco come fa la polizia planetaria, ma per uno scopo differente.

Si specializzo in intellettuali, funzionari governativi e capitani di industria.

Vedete, e chiaro che se la Seconda Fondazione sta dirigendo il corso storico della Galassia e il nostro, deve farlo il piu segretamente possibile.

Se loro lavorano sulle menti, visto che non hanno altro mezzo, e ovvio che si orientino verso quelle delle persone influenti nella cultura, nell'industria nella politica.

E fu proprio verso costoro che Kleise diresse le sue ricerche.

– Si – convenne Munn – ma siamo sicuri che esiste un'influenza esterna? Come si comportano queste persone intendo dire quelle del diagramma? Forse e un fenomeno perfettamente naturale. – Si guardo in giro sperando di raccogliere consensi ma senza successo.

– Meglio di me – disse Anthor. – potra rispondervi il dottor Darell.

Chiedetegli quante volte, nei suoi studi, ha riscontrato un fenomeno simile.

Quindi chiedetegli quante possibilita ci sono di scoprire la medesima anomalia tra le categorie studiate dal dottor Kleise.

– Immagino che non ci siano dubbi – disse Darell pensieroso.

– Queste menti sono state condizionate.

Io stesso avevo sospettato…

– Lo so, dottor Darell – disse Anthor, – so anche che un tempo lavoravate insieme al dottor Kleise.

Mi piacerebbe sapere perche avete interrotto improvvisamente la vostra collaborazione.

La domanda non voleva essere maliziosa, ma provoco una lunga pausa.

Darell guardo i suoi ospiti l'uno dopo l'altro poi comincio bruscamente: – Perche Kleise combatteva una battaglia senza possibilita di successo.

Stava lottando con un avversario piu forte di lui.

Sta scoprendo cio che non io e lui sapevamo che avremmo scoperto prima o poi: che non eravamo padroni di noi stessi.

E io non volevo saperlo! Ho un orgoglio personale.

Mi piaceva pensare che fosse la nostra Fondazione a guidarci, che i nostri padri non avessero combattuto e fossero morti per niente.

Ho pensato che sarebbe stato piu semplice girare la schiena al problema finche non ne ero ancora certo.

Non avevo bisogno di continuare a lavorare visto che la pensione governativa assegnata alla famiglia di mia madre avrebbe soddisfatto le mie necessita.

Il mio laboratorio mi impediva di annoiarmi, e un giorno avrei cessato di vivere… poi Kleise mori… – Semic scopri i denti e disse: – Questo Kleise, chi e? Non lo conosco.

Come e morto? Anthor intervenne: – Lui sapeva che sarebbe morto.

Sei mesi prima mi disse che la morte si stava avvicinando perche era troppo vicino alla soluzione…

– Anche ora noi siamo vi-vicini tr-trop-po vicini alla s-soluzione, vero? – disse Munn con la gola secca, mentre il suo pomo d'Adamo tremava.

– Si – rispose Anthor semplicemente, – ma anche prima eravamo in pericolo.

E' per questa ragione che ognuno di voi e stato scelto.

Io sono l'allievo di Kleise.

Il dottor Darell era suo collega, Jole Turbor stava denunciando la nostra cieca fiducia sulla funzione salvatrice della Seconda Fecondazione, fino a quando il governo non lo costrinse a tacere, attraverso un potente finanziere il cui diagramma cerebrale mostra quello che Kleise chiamava il Pianoro del Condizionato.

Homir Munn possiede la piu grande collezione esistente di documenti sul Mulo, e inoltre ha pubblicato alcuni articoli sulla natura e la funzione della Seconda Fondazione.

Il dottor Semic ha contribuito largamente alla matematica dell'analisi encefalografica, anche se non ne ha approfondito l'applicazione pratica.

Sem le spalanco gli occhi sorpreso. – No, giovanotto.

Io ho analizzato i movimenti internucleari, il problema del corpo, sapete.