Parecchi Secondi Imperi possono formarsi nello spazio di settecento o novecento anni, ma solo uno di essi e il Secondo Impero.

– E perche, secondo te? e necessario che l'esistenza della Seconda Fondazione sia tenuta nascosta, soprattutto alla Prima Fondazione? Lo Studente cerco di trovare un significato nascosto nella domanda, senza riuscirci.

Rispose preoccupato: – Per la medesima ragione per la quale i particolari del Progetto devono essere tenuti nascosti all'umanita in generale.

Le leggi della psicostoria sono di natura statistica e si annulano se le azioni degli individui non sono lasciate al caso.

Se gli uomini apprendessero le caratteristiche del Progetto non si comporterebbero piu in modo naturale.

E uno degli assiomi della Psicostoria.

Cio significa che le loro azioni non mi sarebbero piu prevedibili.

Scusami, Oratore, ma sento che la mia risposta non e soddisfacente.

– E' bene che tu te ne renda conto.

La tua risposta infatti e molto incompleta.

E' la Seconda Fondazione che deve rimanere nascosta, non il Progetto.

Il Secondo Impero non si e ancora formato.

La societa e costituita ancora in modo tale che non riuscirebbe a sopportare una classe dirigente di psicologi, e anzi ne avrebbe timore e la combatterebbe con tutte le sue armi.

Mi capisci? – Si, Oratore, capisco.

Di questo non mi e stato mai detto nulla.

– Non cercare di scusarti.

Nessuno te l'ha mai spiegato, ma avresti potuto dedurlo da solo.

Ora noi due insieme studieremo questo e altri punti durante il periodo del tuo, apprendistato.

Ci rivedremo fra una settimana.

Nel frattempo, vorrei che tu esaminassi un certo problema che ora ti sottopongo.

Non pretendo una trattazione rigorosamente matematica.

Un esperto ci impiegherebbe un anno e non potrai riuscirci certo in una settimana.

Voglio almeno un'indicazione, una traccia.

– Siamo di fronte a una diversione del progetto avvenuta circa mezzo secolo fa – continuo l'oratore. – I necessari dettagli sono inclusi.

Noterai che la traccia seguita dalla realta si allontana da tutte le predizioni.

Tu dovrai calcolare quanto tempo abbiamo a disposizione per correggerla prima che sia troppo tardi.

Mi dirai inoltre le conseguenze finali nel caso non fosse piu possibile correggerla e cosa sarebbe piu opportuno fare in questa eventualita.

– Perche mi poni proprio questo problema, Oratore? – chiese lo studente sorpreso. – Certo non si tratta di una semplice esercitazione accademica.

– Bravo ragazzo.

Sei stato piu pronto di quanto mi aspettassi.

Il problema non e semplicemente teorico.

Quasi mezzo secolo fa, comparve nella storia il Mulo e cio costitui per dieci anni il piu importante avvenimento della Galassia.

Lui provoco una diversione del Progetto che, pur non essendo prevista, non fu irrimediabile.

Per fermarlo prima che le sue azioni diventassero fatali, siamo stati costretti a intervenire direttamente contro di lui e a rivelare non solo la nostra esistenza, ma anche parte dei nostri poteri.

La Prima Fondazione seppe di noi e da allora le loro azioni sono basate su quella scoperta.

Osserva ora il problema sotto entrambi punti.

Naturalmente non parlerai con nessuno di quello che ti sto dicendo Ci fu una pausa piena di tensione mentre lo studente a poco a poco si rendeva conto della situazione. – Allora il Progetto Seldon e fallito! – disse.

– Non ancora.

Ma potrebbe esserlo.

Le probabilita di successo sono del ventuno virgola quattro per cento, secondo gli ultimi calcoli.

9. I cospiratori

Il dottor Darell e Pelleas Anthor passavano le serate conversando piacevolmente.

I giorni scorrevano senza che avvenisse nulla d'importante.

Il dottor Darell presento il giovane come un suo cugino venuto da lontano per far perdere interesse nel nuovo venuto.

Talvolta pero, durante le conversazioni, veniva fatto il nome di qualcuno.

E il dottor Darell dopo averci pensato un poco rispondeva "No" oppure "Si".

Spesso telefonava un suo amico e il dottore lo invitava a casa sua con queste parole: – Vorrei presentarti mio cugino.

Arcadia si comportava come al solito.

Per esempio, era riuscita a farsi regalare da Olyntus Dam, suo compagno di scuola, un ricevitore di suoni che il ragazzo si era costruito da solo, usando dei metodi che lasciavano intravedere nella ragazzina una futura donna pericolosa per tutti coloro che l'avrebbero avvicinata.

Senza dilungarci in particolari, diremo solo che lei riusci a dimostrare un tale interesse per l'apparecchio costruito da Olyntus, e per il ragazzo stesso, che il poverino si trovo costretto a dilungarsi in complicate spiegazioni sul funzionamento dei motori a ultraonde, a perdersi in quei profondi occhi che lo fissavano attenti e a depositare quindi tra le mani della sua compagna la piu grande delle sue creazioni: il ricevitore dei suoni.

Arcadia in seguito mostro un interesse sempre minore nei riguardi di Olyntus, senza tuttavia far nascere in lui il sospetto che il ricevitore di suoni fosse stata l'unica ragione della loro amicizia.

Olyntus per mesi e mesi, ricordo quel breve periodo della sua vita, fin quando finalmente non dimentico l'accaduto.

Arrivo la sera fatale; cinque uomini sedevano nel soggiorno del dottor Darell.

Arcadia, seduta nella sua stanza al piano superiore, contemplava con soddisfazione il rudimentale apparecchio di Olyntus.

Cinque uomini abbiamo detto: il dottor Darell naturalmente ordinato e impeccabile come sempre.

Pelleas Anthor, serio, attento, dell'aspetto giovane e poco sicuro di se e tre nuovi personaggi: Jole Turbor, un visitecnico piuttosto grasso, il dottor Elvett Semic, professore di fisica all'Universita, magro e pieno di rughe, che indossava abiti troppo larghi per lui e Homir Munn, bibliotecario, dinoccolato e terribilmente nervoso.

Il dottor Darell parlo per primo, con tono di voce naturale: – Questa riunione, signori, e qualcosa di piu di un semplice raduno di amici.

Probabilmente lo immaginavate.

E poiche siete stati scelti deliberatamente in base ai vostri precedenti, penso che vi rendiate conto del rischio che corriamo.

Non cerchero di minimizzarlo, anzi vi diro che in ogni caso noi siamo tutti uomini condannati.

"Noterete che nessuno di voi e stato invitato segretamente.

Non vi stato chiesto di venire qui in incognito.

Le finestre non sono state schermate e intorno alla stanza non esiste alcuna protezione.

Per attrarre l'attenzione del nemico non ci sarebbe di meglio che assumere un atteggiamento da cospiratori.

(Pero! penso Arcadia, chinata sullo strumento dal quale provenivano le voci leggermente disturbate da ronzii e da fruscii).

– Voi mi capite, spero.

Elvett Semic storse le labbra, scopri i denti, come faceva ogni volta che si accingeva a parlare. – Coraggio, vieni al sodo.

Parlaci del giovanotto.

Il dottor Darell continuo: – Si chiama Pelleas Anthor.

Era un allievo di un mio vecchio collega Kleise, morto l'anno scorso.

Kleise, prima di morire, mi ha spedito il suo schema cerebrale fino al quinto livello; lo schema e stato controllato davanti a voi stessi e appartiene all'uomo qui presente.

Sapete naturalmente che uno schema cerebrale non puo essere duplicato, nemmeno dai piu grandi psicologi.

Se non lo sapete, dovrete fidarvi della mia parola.

Turbor intervenne: – Possiamo cominciare anche subito.

Ci fidiamo della tua parola, visto soprattutto che tu sei il piu grande elettroneurologo della Galassia ora che Kleise e morto.

Perlomeno ti ho definito tale nella mia ultima trasmissione televisiva.

Quanti anni avete Anthor? – Ventinove, signor Turbor.

– Umm-mm.

Anche voi siete un elettroneurologo famoso? – Sono semplicemente uno studente di questa scienza.

Ma lavoro con serieta, e ho avuto il vantaggio di essere stato allievo di Kleise.

Munn interruppe il dialogo.

Quando era nervoso balbettava leggermente. – Vor…vorrei che si cominciasse.

Penso che si stia p…perdendo troppo t…tempo in c…chiacchiere.

Il dottor Darell si giro a guardare Munn. – Hai ragione Homir.

Comincia tu, Pelleas.

– Non ancora – disse Pelleas Anthor parlando lentamente. – Prima di cominciare, anche se comprendo l'impazienza del signor Munn vorrei vedere gli schemi cerebrali.

Darell aggrotto la fronte. – Che stai dicendo, Anthor? Di quali schemi stai parlando? – Dei vostri.

Voi, signor Darell, avete visto il mio.

Devo ora controllare i vostri.

Anch'io devo essere sicuro.

– Darell, non vedo perche il giovane dovrebbe fidarsi di noi – osservo Turbor. – E' nel suo pieno diritto.

– Grazie – rispose Anthor. – Dottor Darell, se ci accompagnate nel vostro laboratorio, vi seguiamo.

Mi sono preso la liberta, questa mattina, di controllare i vostri strumenti.

La scienza dell'elettroencefalografia era molto antica, ma era stata perfezionata recentemente.

Antica perche, fin dalla preistoria dell'umanita si conosceva l'esistenza delle onde generate dai centri nervosi degli esseri viventi.

Durante le decine di migliaia d'anni dell'Impero Galattico, pero, era stata considerata piuttosto inutile.

Qualcuno aveva tentato di classificare le onde del soggetto in movimento o addormentato, del soggetto calmo o eccitato, sano o malato, ma quel sistema comportava una serie di riserve.

Altri avevano tentato di provare l'esistenza di gruppi di onde cerebrali, e di dimostrare che l'ambiente esterno agiva in modo determinante.

Costoro credevano nella divisione delle razze e pretendevano di dividere l'uomo in sottospecie.

Tale indirizzo non poteva coesistere col principio di unita universale dell'Impero Galattico che raggruppava venti milioni di sistemi stellari e che comprendeva tutta l'umanita dalla capitale Trantor fino al piu piccolo e solitario asteroide della Periferia.

E inoltre, una civilta come quella del Primo Impero, basata esclusivamente sulla scienza fisica e la tecnica era restia a uno studio approfondito del cervello.

Questo era stato tralasciato perche comportava pochi vantaggi immediati.

Dopo il crollo del Primo Impero, la scienza era decaduta sempre piu fino a perder la conoscenza dei fondamenti dell'energia atomica e a tornare all'energia chimica.

Un'eccezione era costituita dalla Prima Fondazione dove la scienza era risorta a nuova vita.

Ma anche nella Prima Fondazione era la tecnica che dominava, e il cervello, a parte le operazioni chirurgiche, era rimasto un campo piuttosto trascurato.

Hari Seldon fu il primo ad affermare quanto in seguito venne accettato come verita.