Изменить стиль страницы

Fedmahn Kassad: Signora Aenea, figlia di Brawne, posso farle ancora una domanda sul mio destino e sul mio futuro?

Aenea: Proverò a rispondere, colonnello; ma sono riluttante, ripeto, a discutere particolari di un argomento così fluido come il nostro futuro.

Fedmahn Kassad: Riluttante o no, bambina, credo di meritare una risposta a questa domanda. Anch’io ho letto i maledetti Canti. C’è scritto che seguii nel futuro l’apparizione Moneta, mentre combattevo lo Shrike, nel tentativo di impedirgli di massacrare gli altri pellegrini. Questo è vero: alcuni mesi fa sono giunto qui. Moneta scomparve, ma è ricomparsa nella versione più giovane, Rachel Weintraub. Però i Canti dicono pure che presto combatterò una terribile battaglia contro legioni di Shrike, che morirò e che sarò sepolto nella Tomba del Tempo costruita di recente, il Monolito di Cristallo, dove il mio corpo viaggia indietro nel tempo, accompagnato da Moneta. Com’è possibile, signora Aenea? Sano venuto nel tempo sbagliato? Nel luogo sbagliato?

Aenea: Colonnello Kassad, amico mio e difensore di mia madre e degli altri pellegrini, sappia con certezza che tutto procede secondo il piano, quale che sia. Zio Martin scrisse i Canti basandosi sulle rivelazioni che gli furono concesse. Non disponeva di tutti i particolari della sua vita, colonnello, né della mia. Anzi, gli fu detto ben poco di ciò che sarebbe emerso più tardi.

Posso però confermarle questo, colonnello Kassad: la battaglia contro lo Shrike è vera, per quanto metaforicamente resa. Uno dei suoi possibili futuri contempla la morte nella battaglia contro lo Shrike, contro molti guerrieri simili allo Shrike, e la sepoltura nel Monolito di Cristallo, dopo funerali da eroe. Ma questo possibile futuro, se dovesse avverarsi, si verificherebbe dopo molti anni e molte battaglie. C’è del lavoro per lei, nei prossimi giorni, mesi, anni, decenni. E ora le chiedo di venire con me sulla Yggdrasill, quando fra tre giorni partirò: sarà il primo passo verso quelle battaglie.

Fedmahn Kassad (con un sorriso): In qualche modo ha girato intorno alla mia domanda, signora Aenea. Mi dica: lo Shrike sarà sul suo Albero della Sofferenza, quando l’Albero partirà fra tre giorni?

Aenea: Credo che ci sarà, colonnello Kassad.

Fedmahn Kassad: Non ci ha detto, qui, stasera, signora Aenea, che cos’è lo Shrike. Da dove veramente proviene, quale ruolo ha in questo gioco di secoli già trascorsi e a venire.

Aenea: È vero, colonnello. Non l’ho detto a nessuno, qui, stasera.

Fedmahn Kassad: L’ha mai detto a qualcuno, bambina?

Aenea: No.

Fedmahn Kassad: Ma sa qual è l’origine dello Shrike.

Aenea: Sì.

Fedmahn Kassad: Ce lo dirà, figlia di Brawne Lamia?

Aenea: Preferirei non dirlo, colonnello.

Fedmahn Kassad: Ma lo direbbe, se lo chiedessi di nuovo, vero? O almeno risponderebbe alle mie domande dirette su questo argomento?

Aenea (annuisce in silenzio… vedo lacrime nei suoi occhi).

Fedmahn Kassad: Lo Shrike compare per la prima volta nello stesso lontano futuro nel quale combatto contro di lui, come è detto nei Canti, non è vero, signora Aenea? Quel futuro dove il Nucleo fa disperata resistenza contro i suoi nemici?

Aenea: Sì.

Fedmahn Kassad: E lo Shrike, è… sarà… un manufatto, vero? Una cosa creata. Una creatura del Nucleo.

Aenea: Descrizione abbastanza precisa.

Fedmahn Kassad: Sarà un bizzarro amalgama di stregoneria tecnologica del Nucleo, di energia del Vuoto che lega e di personalità riciclata nel cìbrido di un reale essere umano, vero, signora Aenea?

Aenea: Sì, colonnello. Sarà tutto questo e altro ancora.

Fedmahn Kassad: E lo Shrike sarà costruito dal Nucleo, ma diventerà il servitore e l’incarnazione di altri… poteri… di altre entità. Esatto?

Aenea: Sì.

Fedmahn Kassad: In verità, Aenea, ammetterebbe che lo Shrike sarà un pedone di entrambe le parti, di tutte le parti, in questa guerra per l’anima della specie umana, questa guerra che salta avanti e indietro nel tempo come in una partita di scacchi quadridimensionale?

Aenea: Sì, colonnello… ma non un pedone. Un cavallo, forse.

Fedmahn Kassad: D’accordo, un cavallo. E questo cavallo cìbrido, associato al Vuoto che lega, ARNizzato, DNA-manipolato, nanotecno-migliorato… si basa sulla personalità di un ben preciso guerriero, giusto? Forse un avversario in questo gioco di millenaria durata?

Aenea: Deve proprio saperlo, colonnello? Non c’è peggiore inferno che conoscere gli esatti particolari del proprio…

Fedmahn Kassad (piano): Del proprio futuro? Della propria morte? Lo so, Aenea, figlia della mia amica Brawne Lamia. So che hai portato con te queste terribili certezze e visioni fin da prima della nascita, fin dai giorni in cui tua madre e io attraversammo i mari e le montagne di Hyperion verso quello che ritenevamo il nostro destino con lo Shrike. So che è stato molto difficile per te, Aenea, mia giovane amica… più difficile di quanto chiunque di noi qui possa immaginare. Nessuno di noi sarebbe potuto nascere con un simile fardello.

Ma voglio sapere comunque questa parte del mio destino. E credo che i miei anni di servizio alla causa di questa battaglia, anni passati e anni ancora da venire, mi abbiano fatto guadagnare il diritto a una risposta.

Lo Shrike si basa sulla personalità di un ben preciso guerriero umano?

Aenea: Sì.

Fedmahn Kassad: La mia? Dopo la mia morte in battaglia, elementi del Nucleo… o altri poteri… incorporeranno la mia volontà, la mia anima, la mia personalità, in quel… mostro… e la manderanno indietro nel tempo mediante il Monolito di Cristallo?

Aenea: Sì, colonnello. Alcune parti della sua personalità, ma solo alcune parti, saranno incorporate nel manufatto vivente chiamato Shrike.

Fedmahn Kassad (ridendo): Ma posso anche vivere per vincerlo in battaglia?

Aenea: Sì.

Fedmahn Kassad (ridendo più forte, ora, con tono che suona sincero, non forzato): Per Dio… per il volere di Allah… se l’universo ha un’anima, è l’anima dell’ironia! Uccido il mio nemico, gli mangio il cuore e quel nemico diviene me… e io divengo lui. (Seguono vari altri minuti di silenzio. Vedo che la nave-albero Yggdrasill si è girata e che ci avviciniamo di nuovo alla grande curvatura della biosfera Albero Stella.)

Rachel Weintraub: Amica Aenea, amata maestra, negli anni in cui ti ho ascoltato insegnare e ho imparato da te, sono stata tormentata da un grande mistero.

Aenea: Quale, Rachel?

Rachel Weintraub: Nel Vuoto che lega tu hai udito le voci degli Altri, le specie senzienti al di là del nostro spaziotempo, le cui memorie e personalità risuonano nell’ambiente del Vuoto. Con la comunione col tuo sangue, alcuni di noi hanno appreso a udire il bisbiglio dell’eco di quelle voci… Leoni e Tigri e Orsi, alcuni li chiamano.

Aenea: Tu sei una dei miei migliori studenti, Rachel. Un giorno udrai chiaramente quelle voci. E imparerai a sentire la musica delle sfere e a muovere quel primo passo.

Rachel Weintraub (scuotendo la testa): La mia domanda non è questa, amica Aenea. Il mistero per me è la presenza nello spazio umano di uno o più osservatori inviati da quegli… Altri… quei Leoni e Tigri e Orsi… a studiare la specie umana e a fare rapporto a quelle specie lontane. La presenza di un osservatore… o di osservatori… è reale?

Aenea: Sì.

Rachel Weintraub: E gli osservatori sono in grado di assumere la forma di un essere umano o di un Ouster o di un templare?

Aenea: L’osservatore o gli osservatori non sono in grado di cambiare forma, Rachel. Hanno scelto di venire fra noi in una sorta di forma umana, è vero… un po’ come mio padre era umano ma cìbrido per nascita.