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Dopo la Caduta, perduto il controllo dell’Egemonia mediante le sfere dati e i teleporter, perduta la più grande macchina da calcolo, ossia lo sfruttamento parassitico diretto dei miliardi di cervelli umani che transitavano nel Vuoto che lega per mezzo dei cosiddetti teleporter, le entità del TecnoNucleo hanno dovuto trovare un nuovo modo di sfruttare la specie umana. E trovarlo in fretta.

Ecco dunque il crucimorfo. Si tratta di nanotecnologia del livello più raffinato e più dannoso. Mentre i nostri amici Ouster usano l’ingegneria genetica avanzata, combinata con la nanotecnologia, per promuovere la causa della vita nell’universo, il TecnoNucleo usa le stesse cose per favorire la causa del proprio iperparassitismo.

Ogni crucimorfo è composto di miliardi di entità nanotec collegate al Nucleo, ciascuna in contatto con altri crucimorfi e col Nucleo mediante un uso terribilmente scorretto del Vuoto che lega. Il Nucleo conosce da un millennio il Vuoto che lega e lo ha usato, male, per quasi altrettanto tempo. La cosiddetta propulsione Hawking ha provocato buchi nel Vuoto. Poi i teleporter hanno lacerato il tessuto essenziale del Vuoto. La metasfera dati azionata dal Nucleo e l’astrotel istantaneo hanno rubato informazioni dal Vuoto che lega, in modi che hanno accecato intere specie, distrutto millenni di memoria. Ma proprio il crucimorfo è il più cinico e terribile uso scorretto del Vuoto.

Ciò che a molti di noi fa sembrare miracoloso il crucimorfo non è la capacità di ripristinare la vita — la tecnologia ha offerto per secoli variazioni sul tema — ma la capacità di ripristinare il carattere e i ricordi della persona defunta. Se si considera che questo richiede una capacità di memoria superiore a 6 x 1023 bytes per ogni individuo risuscitato, il crucimorfo pare davvero miracoloso. Quei pochi nella gerarchia della Chiesa cattolica al corrente del ruolo segreto del Nucleo in tutte le risurrezioni ascrivono questo sconvolgente, impossibile, potere di calcolo al potenziale di memoria della megasfera del Nucleo.

Ma il TecnoNucleo non possiede niente che si avvicini a quel potere di calcolo. In realtà, perfino nel pieno rigoglio del tentativo dei Finali di creare la perfetta entità calcolatrice, l’Intelligenza Finale, l’analizzatore di tutte le variabili, nessuna IA o serie di IA aveva la capacità di memoria sufficiente a registrare e risuscitare anche un solo corpo/personalità umano. In realtà, anche se il Nucleo avesse avuto quella capacità di memoria, non avrebbe mai avuto l’energia necessaria per riformare atomi e molecole nella precisa entità vivente che è il corpo di un essere umano, né tanto meno di riprodurre l’intricata danza forma-onda che è la personalità umana.

Per il Nucleo, la risurrezione di un solo individuo era e rimane impossibile.

A meno, cioè, di danneggiare ancora il Vuoto che lega, l’ambiente transtemporale e interstellare per la memoria e le emozioni di tutte le specie senzienti.

Cosa che il TecnoNucleo ha fatto senza pensarci due volte. Il Vuoto che lega è ciò che registra l’individuale fronte d’onda della personalità di quegli esseri umani che portano il crucimorfo; il crucimorfo in sé è poco più di un congegno nanotecnologico per trasferire dati, prodotto dal Nucleo.

Ma ogni volta che una persona viene risuscitata, parti di migliaia di personalità, umane e non umane, vengono cancellate dalla registrazione permanente, il Vuoto che lega. Quelli di voi che hanno fatto comunione con me, che hanno appreso il linguaggio dei morti e dei vivi, che hanno tentato di udire la musica delle sfere e hanno soppesato la potenzialità di muovere quel primo passo nel Vuoto che lega, capiscono quale terribile barbarie questo vandalismo rappresenti. Deve fermarsi. Io devo fermarlo.

(Aenea chiude gli occhi per qualche momento, li riapre e continua.)

Ma questo non è l’unico male del crucimorfo.

Lo ripeto, le IA del Nucleo sono parassiti. Non possono cambiare la propria natura. Hanno dato alla specie umana la risurrezione mediante il crucimorfo sia per poterla controllare tramite la Chiesa — anche, in caso disperato, somministrando dolore agli individui per mezzo del crucimorfo — sia per un’altra ragione…

La Caduta dei teleporter pose fine all’uso di triliardi di neuroni umani nel tentativo di ottenere l’Intelligenza Finale collegata alla sfera dati. Senza il trucco dei teleporter che consentiva di attaccarsi come sanguisughe ai cervelli umani ospiti per rubare la stessa energia vitale dei neuroni e dei fronti d’onda olistici e per collegare miliardi di menti umane in calcolatori in parallelo, il progetto Intelligenza Finale fu costretto a fermarsi. Con i crucimorfi, il parassitismo a danno del cervello umano è ripreso.

Ma ora è più complesso del puro e semplice collegamento in spazio dati di miliardi di menti umane in parallelo per gli scopi del Nucleo. Molti anni fa, nel lontano XX secolo, ricercatori umani che trattavano simili reti neurali composte di intelligenze silicee pre-IA, scoprirono che il modo migliore per rendere creativa una rete neurale era di ucciderla. In quei secondi di morte, perfino negli ultimi nanosecondi di esistenza di una coscienza senziente o quasi-senziente, il processo lineare, essenzialmente binario, di rete neurale calcolatrice saltava le barriere e diventava follemente creativo nella quasi mortale liberazione dal calcolo a base binaria spento-acceso.

Le simulazioni computerizzate di scontri militari, risalenti al tardo XX secolo, mostravano che reti neurali moribonde prendevano decisioni inaspettate ma altamente creative: per esempio, una IA primitiva pre-senziente che controllava una flotta danneggiata in una simulazione di battaglia navale all’improvviso affondava le proprie navi colpite in modo che i resti della flotta riuscissero a fuggire. A questo punto giungeva il genio della creatività a rete neurale non lineare moribonda.

Il Nucleo non ha mai avuto una simile creatività. Ha in essenza la struttura lineare seriale dell’unità centrale d’elaborazione da cui si è evoluto, accoppiata alla mentalità ossessiva, non creativa, del parassita finale.

Ma con il crucimorfo, il grande congegno calcolatore di rete neurale del Nucleo che è la parte cristiano-crucimorfica della specie umana, ha trovato una fonte di creatività quasi illimitata. Tutto ciò di cui le entità del Nucleo hanno bisogno come catalizzatore di creatività è la morte di gran parte della rete neurale. E gli esseri umani forniscono in abbondanza quel catalizzatore.

Le IA del Nucleo volteggiano come vampiri, aspettano di nutrirsi dei cervelli umani morenti, succhiano il midollo della creatività dalle ossa mentali dell’uomo. E quando le morti scendono sotto il livello necessario o quando la domanda di soluzioni creative cresce, le IA orchestrano qualche milione di altri decessi.

Accadono incidenti bizzarri. La salute dell’uomo non è quella che era qualche secolo fa. Le morti per rumori, cardiopatie e simili sono in aumento. E vi sono altre forme più subdole di mortalità accomodata. Anche se la Pax ha imposto la pace nell’impero interstellare umano, crescono le occasioni di morte violenta. Si introducono nuove forme di morte. Le navi Arcangelo sono un primo esempio. Per i cristiani rinati la morte è un bene a buon mercato. Ma per il Nucleo è una ricca fonte di creatività orchestrata.

Ecco quindi il crucimorfo. Ed ecco quindi, credo, almeno una ragione per eliminare quella mostruosità dal corpo umano e dall’anima umana.

(Aenea termina di parlare. Segue un lungo silenzio. Le foglie mormorano nel soffio dell’aria fatta circolare sulla nave-albero. Non uno delle centinaia di esseri umani o umanoidi sulle varie piattaforme, rami, ponti o scale, pare battere ciglio, tanto sono intensi gli sguardi puntati sulla mia amica. Alla fine una voce decisa si alza…)

Padre capitano de Soya: Porto ancora l’abito talare e non ho rinunciato ai voti di prete cattolico. C’è qualche speranza per la mia Chiesa, non la Chiesa della Pax, soggetta al controllo del TecnoNucleo e alla vanità di avidi uomini e donne, ma la Chiesa di Gesù Cristo e delle centinaia di milioni che hanno seguito la sua parola?