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Ma il problema più grave si rivelò quello degli uomini. Non per via del denaro, perché noi continuavamo ad aumentare le paghe. No, il fatto era che ai minatori piaceva lavorare, altrimenti avrebbero fatto un altro mestiere. Rimanere in ozio in una grotta, un giorno dopo l’altro, in attesa di allarmi che erano solo e sempre semplici esercitazioni, era un’esperienza che li faceva impazzire, e se ne andavano. Un giorno, era settembre, ordinai un’esercitazione: solo sette perforatrici-cannoni entrarono in funzione.

Quella sera stessa ne parlai con Wyoh e con Sidris. Il giorno dopo Wyoh volle sapere se Prof poteva autorizzare una certa spesa straordinaria. Venne l’autorizzazione e Wyoh costituì un reparto paramilitare chiamato Corpi di Lisistrata. Non indagai mai sul costo e sui compiti di questi reparti, dato che la prima volta che feci un’ispezione alle artiglierie, trovai tre ragazze e tutti gli artiglieri presenti. Le ragazze vestivano l’uniforme del 2° Reggimento artiglieria, come gli uomini (fino a quel giorno gli artiglieri non si erano mai preoccupati di indossare le uniformi regolamentari), e una ragazza portava i gradi di sergente sulla giacca e quelli di capitano sul berretto.

Quell’ispezione fu molto rapida. Per lo più le ragazze non hanno i muscoli adatti per fare il minatore e dubitavo molto che quella con i gradi fosse capace di maneggiare una perforatrice al punto di meritarsi la promozione. Ma il vero capitano che comandava la postazione era in servizio e questo contava; non vedevo alcun danno nel fatto che le ragazze imparassero a usare le armi a laser, e il morale era ovviamente molto elevato fra le truppe. Non mi occupai più della questione.

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Prof aveva sottovalutato il suo nuovo Parlamento. Sono certo che aveva inteso costituire solo un organo che avallasse le nostre decisioni, rendendole così voce del popolo. Ma i membri del nuovo Parlamento non erano teste vuote e lo dimostrarono facendo molto di più di quello che voleva Prof. Specialmente la Commissione incaricata di studiare una struttura governativa permanente.

Ci sfuggì di mano perché stavamo tutti cercando di fare troppo. I capi del Parlamento erano teoricamente Prof, Finn Nielsen e Wyoh. Ma Prof si faceva vedere solo quando voleva tenere un discorso, vale a dire ben poche volte. Trascorreva la maggior parte del suo tempo con Mike, studiando piani e analisi (le nostre probabilità di successo salirono a una contro cinque in settembre), altro tempo con Stu e Terence Sheehan per la propaganda, controllando le notizie ufficiali dirette alla Terra nonché quelle, molto diverse, trasmesse con la radio clandestina. Inoltre sovrintendeva a tutto: io gli presentavo una relazione quotidiana e lo stesso facevano gli altri ministri, veri o falsi che fossero.

Finn Nielsen era il mio Comandante delle Forze Armate e io lo facevo lavorare sodo. Direttamente sotto di sé aveva la fanteria. Da sei uomini con armi catturati il giorno che rovesciammo il Governatore, gli effettivi erano saliti a ottocento, sparsi su tutto il territorio della Luna e armati di fucili a raggi laser fabbricati a Kongville. Facevano poi capo a lui, tramite Wyoh, le organizzazioni paramilitari, come le Giovani Esordienti, le Donne dell’Ade e gli Irregolari. Avevo scaricato queste responsabilità su Finn perché ero completamente assorbito da altri problemi, come cercare di essere contemporaneamente uomo di Stato e tecnico addetto ai calcolatori quando bisognava, per esempio, installare il calcolatore della Banca di Hong Kong nella nuova sede presso là catapulta.

E poi io non sono un Comandante, mentre Finn ne aveva tutte le qualità. Così gli passai il 1° e 2° Reggimento artiglieri. Prima, però, decisi di trasformare questi due reggimenti in una Brigata, e nominai Generale di Brigata il giudice Brody. Di questioni militari, Brody ne sapeva quanto me, cioè zero, ma era conosciuto, rispettato, e aveva il culto dell’ordine e della disciplina. Era stato anche minatore, prima di perdere una gamba. Finn, invece, non era mai stato in miniera a scavare e non potevo metterlo direttamente a capo dell’artiglieria. Le truppe non lo avrebbero ascoltato. Pensai anche di utilizzare il mio co-marito Greg, ma era più necessaria la sua presenza alla catapulta del Mare delle Onde, dato che era l’unico tecnico che avesse seguito ogni fase della costruzione.

Wyoh aiutava Prof, assisteva Stu, si occupava delle proprie organizzazioni giovanili, andava e veniva dal Mare delle Onde e aveva ben poco tempo per presiedere le sedute del Parlamento. Il compito ricadde sul decano dei presidenti di Commissione, Wolf Korsakov… che a sua volta era il più impegnato di tutti: dirigeva la LuNoHo che svolgeva le attività che erano state dell’Ente, oltre a innumerevoli altre, di nuova istituzione.

La Commissione di Wolf sapeva il fatto suo. Prof avrebbe dovuto controllarla più attentamente. Wolf aveva fatto in modo che il suo più fido collaboratore, Moshai Baum, venisse nominato vicepresidente e, con la massima serietà, aveva affidato alla Commissione il compito di redigere un progetto per la costituzione di un governo permanente. Poi Wolf aveva smesso di occuparsi della Commissione.

Quei giovani d’ingegno che componevano la Commissione si divisero in sotto-commissioni ed eseguirono il compito affidato loro: studiarono nei volumi della Biblioteca Carnegie le varie forme di governo, discussero in gruppi di lavoro ristretti (tre o quattro persone, se Prof l’avesse saputo se ne sarebbe preoccupato). Quando il Parlamento si unì all’inizio di settembre per ratificare alcune nomine ed eleggere nuovi membri senza diritto di voto, invece di aggiornare la seduta, il compagno Baum, che la presiedeva, chiese una breve sospensione; alla ripresa dei lavori l’Assemblea approvò una sua risoluzione e subito dopo venimmo a sapere che l’intero Parlamento si era autotrasformato in Assemblea Costituente, diviso in gruppi di lavoro, ciascuno facente capo alle sotto-commissioni istituite dal compagno Baum.

Per Prof fu un duro colpo. Ma dovette accettare il fatto compiuto, in quanto l’atto del Parlamento era legittimo, conforme alle norme che lui stesso aveva dettato. Comunque reagì con energia e si recò immediatamente a Novylen (nuova sede del Parlamento, più centrale) dove parlò con la sua solita calma e bonomia, limitandosi a spargere dubbi su ciò che si preparavano a fare, anziché dichiarare apertamente che stavano commettendo un grave errore.

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Era il 12 ottobre 2076, un lunedì. Attorno alle diciannove stavo andando verso casa dopo una dura giornata di contrattempi e insulsaggini nel nostro quartier generale all’Hotel Raffles. Era venuta una delegazione di coltivatori di grano per parlare con Prof ed ero stato chiamato io, perché Prof si trovava a Hong Kong Luna.

Li avevo trattati con durezza. Erano passati mesi dal proclama dell’embargo e le Nazioni Federate non ci avevano mai fatto il favore di rispondere abbastanza aggressivamente. Ci avevano praticamente ignorato, non rispondendo alle nostre richieste. Immagino che se avessero risposto sarebbe stata una forma di riconoscimento implicito. Stu, Sheehan e Prof avevano avuto molto da fare per tenere alto lo spirito battagliero dei nostri.

All’inizio tutti avevano tenuto le tute a pressione a portata di mano. Le indossavano anche nei corridoi, andando e tornando dal lavoro, tenendo l’elmetto sotto braccio. Ma si erano subito tranquillizzati, vedendo che i giorni passavano e non c’era ombra di pericolo. Effettivamente le tute, ingombranti, erano una seccatura. Dopo qualche tempo le birrerie avevano esposto il cartello Vietato entrare con le tute. Se un Lunare non può entrare al bar a farsi un mezzo litro, a causa della tuta, rinuncia subito alla tuta e la lascia a casa o alla stazione, dovunque la possa recuperare rapidamente.