– Come sta? – Benissimo m'e parso.

Spaventata.

Ma ne aveva tutte le ragioni.

Tutto il dipartimento di polizia la stava cercando.

Il perche non lo so.

Darell tiro un grosso sospiro.

Sembrava che fosse stato perlomeno dieci minuti senza respirare.

Si rese conto che le mani gli tremavano e cerco di controllarsi. – Allora sta bene.

Chi sarebbe questo rappresentante di commercio? Ditemi qualcosa di lui.

Che parte ha in tutta la faccenda? – Non lo so.

Conoscete Trantor? – Ci sono vissuto, un tempo.

– So solo che ora e un mondo agricolo.

Esporta per la maggior parte mangimi per bestiame, e grano di buona qualita.

L'esportano in tutta la Galassia.

Ci saranno una ventina di cooperative agricole sul pianeta e ognuna ha un rappresentante su altri pianeti.

Gente in gamba quella.

Ho dato i dati di quell'uomo.

Era gia stato su Kalgan prima, sempre accompagnato dalla moglie.

Un uomo onesto e perfettamente a posto.

– Un momento – intervenne Anthor. – Arcadia era nata su Trantor, vero, Darell? Il dottore annui.

– Allora tutto quadra.

Voleva fuggire, presto e lontano, e Trantor le e parso il luogo piu idoneo.

Non pensi anche tu cosi? – E perche non e tornata qui? – chiese Darell.

– Forse si sentiva seguita e ha immaginato in questo modo di far perdere le sue tracce.

Il dottor Darell non se la senti di fare altre domande.

Bene, era sana e salva su Trantor, al sicuro, se non altro come ciascuno di loro era sicuro in quell'orribile Galassia.

S'avvio alla porta.

Senti che Anthor lo toccava lievemente sul braccio e si fermo senza girarsi.

– Ti dispiace se vengo a casa con te? – Sei sempre il benvenuto – rispose automaticamente Darell.

In serata, Darell era di nuovo cupo e poco comunicativo.

Aveva rifiutato di mangiare a cena, e si era chiuso nel laboratorio immerso negli studi complicati della matematica dell'analisi encefalografica.

Era quasi mezzanotte quando entro di nuovo nel soggiorno.

Pelleas Anthor era ancora seduto li e manovrava i comandi del video.

Quando senti i passi dietro di lui si volto a guardarlo.

– Salve.

Non sei ancora andato a letto? Sono ore che sto davanti al video, e non sono riuscito a trovare una stazione che non trasmette il notiziario.

Sembra che l'incrociatore Hober Mallow non sia ancora tornato alla base ne si hanno sue notizie.

– Davvero? Sospettano qualcosa? – Che ne pensi tu? Secondo me si tratta di un attacco dei kalganiani.

Sono state individuate numerose astronavi di Kalgan proprio nel settore dove e scomparso l'Hober Mallow.

Darell alzo le spalle e Anthor si soffrego la fronte dubbioso.

– Senti un po, Darell – disse, – perche non vai a Trantor? – E perche dovrei andarci? – Perche qui non combini niente di buono.

Non sei piu te stesso.

Non puoi farci niente, lo so.

E invece se andassi su Trantor potresti fare qualcosa di utile.

La vecchia libreria imperiale contiene ancora tutti i documenti lasciati da Seldon e…

– No! Ormai la libreria e stata esaminata a fondo e non e servita a nessuno.

– E' stata utile a Ebling Mis, pero.

– Che ne sai tu? Si, e vero che lui aveva detto di aver scoperto dove si trovasse la Seconda Fondazione, e mia madre l'ha ucciso cinque secondi dopo per impedirgli di rivelarlo al Mulo.

Ma cosi, ha anche impedito che si sapesse se effettivamente Mis fosse a conoscenza del nascondiglio esatto.

Dopo tutto, nessuno in seguito e stato capace di ricavare niente dai documenti di Seldon.

– Ebling Mis, se ti ricordi bene, stava lavorando spinto dall'impulso mentale del Mulo.

– Si, lo so, ma la mente di Mis, appunto per quella ragione, si trovava in uno stato anormale.

Ne io ne tu conosciamo le proprieta di una mente, sotto controllo emotivo, e non sappiamo se sia un vantaggio o uno svanraggio.

In ogni modo, non ho alcuna intenzione di andare su Trantor.

Anthor s'acciglio. – Non capisco perche te la debba prendere.

Ho semplicemente pensato che data la… per la Galassia, non ti capisco, Sembri invecchiato di dieci anni.

Senza dubbio stai soffrendo.

Se fossi te, andrei a riprendermi mia figlia.

– E' proprio quello che vorrei fare.

Ed e per questo che non lo faro.

Ascoltami Anthor e cerca di comprendermi.

Tu stai giocando, o meglio stiamo giocando, con qualcosa piu forte di noi.

E se riflettesti, te ne renderesti conto anche tu.

Da cinquant'anni noi sappiamo che gli uomini della Seconda Fondazione sono i veri eredi e discepoli della matematica di Hari Seldon. – Questo significa, e lo sai anche tu, che non esiste avvenimento della Galassia che non venga previsto da loro.

Per noi, la vita e una serie di avvenimenti casuali da risolvere improvvisando.

Per loro, invece, la vita e una serie di fatti ben circoscritti da prevedere matematicamente.

Ho intenzione quindi di condurre la mia vita con una serie di reazioni imprevedibili per loro.

Rimarro qui malgrado desideri disperatamente d'andarmene.

Proprio perche il mio impulso istintivo mi suggerisce di partire.

Il giovane sorrise con aria di condiscendenza. – Tu non conosci la tua mente bene come la conoscono «loro».

Immagina per un momento che loro, conoscendoti, contino proprio su questa tua reazione imprevedibile, sapendo fin da prima la tua linea di ragionamento.

– In questo caso, non c'e via di scampo.

Poiche se seguo il mio istinto e vado su Trantor, forse loro hanno gia previsto anche questo.

E' un circolo vizioso.

E non importa quanto mi possa scervellare, ho sempre due sole possibilita: partire o restare.

Tuttavia, il fatto che abbiano fatto in modo che mia figlia andasse a finire su Trantor, non puo certo significare che vogliono farmi rimanere qui, visto che sarei rimasto certamente qui se mia figlia fosse tornata a casa.

Secondo me vogliono semplicemente che me ne vada, e per questa ragione io rimarro.

Pero non dimentichiamoci, Anthor, che non tutti gli avvenimenti sono guidati dalla Seconda Fondazione, non tutto quello che succede e una conseguenza della loro azione.

Forse loro non hanno affatto manovrato in modo che mia figlia si recasse su Trantor, forse lei laggiu si salvera, mentre tutti noi rimasti qui moriremo.

– Eh no! – ribatte Anthor alzando la voce. – Adesso sei fuori strada.

– Mi sai dare un'altra spiegazione? – Si, se mi vorrai ascoltare.

– Avanti, parla pure.

Non mi manca certo la pazienza.

– Allora, dimmi un po: conosci molto bene tua figlia? – Come e possibile conoscere profondamente un altro individuo? Ovviamente la mia conoscenza e parziale e imperfetta.

– Bene, da questo punto di vista anche la mia e una conoscenza imperfetta.

Tuttavia come estraneo sono in grado di osservarla piu obiettivamente.

In primo luogo tua figlia e una inguaribile romantica.

Come figlia unica di un accademico chiuso in una torre d'avorio, e cresciuta in un mondo fantastico alimentato dal video e dalle letture di libri d'avventura.

S'e costruita, ora, un mondo irreale e pieno di intrighi e spionaggi.

Secondo punto: tua figlia e una ragazzina intelligente, abbastanza da essere stata capace d'ingannarci.

Ha fatto in modo di riuscire ad ascoltare la nostra riunione senza che noi lo sospettassimo.

E stata capace di andare su Kalgan con Munn senza che noi potessimo impedirglielo.

Terzo punto: lei vive in adorazione continua di sua nonna, tua madre, che e riuscita a sconfiggere il Mulo.

Fin qui, non puoi contraddirmi, non ti pare? Bene, continuiamo.

Ora, io, al contrario di te, ho ricevuto un rapporto completo del tenente Dirige e, oltre a cio, le mie fonti di informazione su Kalgan sono piuttosto complete e controllate.

Sappiamo, per esempio, che il Signore di Kalgan, in un'udienza privata concessa a Munn, gli aveva rifiutato, in un primo tempo, di fargli visitare il palazzo del Mulo, e che questo rifiuto fu in seguito ritirato subito dopo che Arcadia ebbe parlato con Callia, una cara amica del Primo Cittadino.

Darell lo interruppe: – Come fai ad avere tutte queste informazioni? – Prima di tutto Munn e stato interrogato da Dirige non appena sono iniziate le ricerche per ritrovare Arcadia.

Naturalmente sono in possesso del verbale completo dell'interrogatorio con tutte le domande e risposte.

– Analizziamo anche la figura di Callia.

Corre voce che l'interesse di Stettin nei suoi riguardi stia scemando, ma questa voce non e provata dai fatti.

Lei non e stata ancora sostituita, e non solo e stata capace di riuscire a far cambiare idea al Primo Cittadino permettendo di conseguenza a Munn di visitare il Palazzo del Mulo ma e stata capace anche di aiutare apertamente Arcadia a fuggire.

Piu di una dozzina di guardie di palazzo hanno infatti testimoniato di averle viste uscire insieme la sera della fuga.

Eppure e rimasta impunita.

Questo malgrado Arcadia sia stata ricercata dovunque con apparente diligenza.

– Ma che cosa intendi concludere con questo torrente di supposizioni? – Che la fuga di Arcadia e stata progettata.

– Tutto qui? Io avrei detto la stessa cosa.

– Ma non e tutto.

Arcadia si dov'essere accorta che la sua fuga era stata preparata e, in quanto bambina con tante fantasie per la testa, ha seguito il tuo stesso tipo di ragionamento.

Vogliono che io ritorni sulla Fondazione? e io andro su Trantor.

Ma perche Trantor? – Gia perche? – Perche Bayta, la nonna idolatrata, si rifugio su quel pianeta durante la sua fuga.

Consciamente o inconsciamente, Arcadia l'ha imitata.

Chissa se Arcadia stava fuggendo lo stesso nemico? – Il Mulo? – disse Darell con sottile sarcasmo.

– Non diciamo sciocchezze.

Per nemico, intendevo una mente che lei non poteva combattere.

Stava fuggendo dalla Seconda Fondazione, o meglio dall'influenza che puo esserci su Kalgan.

– Ma di che influenza stai parlando? – Credi che Kalgan sia immune dalla minaccia della Seconda Fondazione? Tutt'e due siamo arrivati alla conclusione che la fuga di Arcadia era stata preparata.

Giusto? E' stata cercata e trovata, ma le e stato permesso deliberatamente di fuggire.

Ed e stato Dirige a permettere la sua fuga, capito? Ma come e potuto succedere? Perche lui era un nostro uomo.

Ma come lo potevamo sapere? Contavamo sul fatto che lui fosse un traditore? Dimmi tu, Darell.

– Vuoi farmi capire che loro avevano tutte le intenzioni di ricatturarla.

Francamente, Anthor, mi sto stancando.

Finisci quello che vuoi dire, perche voglio andarmene a letto.