Il Mulo si volse al Primo Oratore con furia: – Eccone un altro che viene a salutarmi. – Estese il suo raggio d'azione mentale fuori dalla stanza.

– Sei venuto solo.

Il Primo Oratore rispose dolcemente: – Si, sono assolutamente solo.

Era necessario che venissi solo, poiche sono stato io che ho calcolato male gli eventi degli ultimi cinque anni.

Provo una certa soddisfazione nel correggere, da solo e senza aiuto, i miei errori.

Sfortunatamente, non avevo calcolato la forza del tuo Campo di Repulsione Emotiva.

Ho impiegato tempo per penetrarlo.

Mi congratulo con te per l'abilita con la quale sei riuscito a costruirlo.

– Lascia stare – rispose il Mulo con ostilita. – Non accetto i tuoi complimenti.

Sei venuto ad aiutare il tuo miserabile amico e ad aggiungere alla sua rovina anche la tua.

Il Primo Oratore sorrise. – Perche? Bail Channis ha compiuto il suo dovere, e maggior merito gli viene dal fatto che non aveva poteri mentali pari ai tuoi.

Vedo che l'hai ridotto in brutte condizioni, ma forse riusciremo a guarire le sue ferite.

Lui e un uomo coraggioso.

S'e presentato come volontario per questa missione anche se noi eravamo in grado di predire matematicamente che la sua mente ne sarebbe uscita danneggiata; una cosa piu terribile che non una semplice menomazione fisica.

Channis sentiva che il suo cervello non riusciva a lavorare.

Voleva parlare ma non ci riusciva.

Voleva urlare il suo avvertimento e non poteva.

Cio che riusciva a provare era solo paura… paura…

Il Mulo era calmo. – Tu sai che abbiamo distrutto Tazenda.

– Si.

L'assalto della tua flotta era stato previsto.

– Capisco.

Pero non siete riusciti a evitarlo.

– No, non siamo riusciti a evitarlo. – La simbologia emotiva del Primo Oratore era semplice.

Provava disgusto per se stesso. – Ed e stata piu per colpa mia che per merito tuo.

Ma chi avrebbe potuto immaginare i tuoi poteri cinque anni fa? Abbiamo sospettato fin dall'inizio, da quando hai conquistato Kalgan, che fossi capace di controllo emotivo.

Ma questo non era troppo sorprendente, Primo Cittadino, come potrai capire.

"Il contatto emotivo che io e te possediamo, non e un nuovo sviluppo.

In effetti, fa parte delle possibilita del cervello umano.

La maggior parte degli uomini riesce a identificare le emozioni in modo primitivo associandole con le espressioni della faccia, il tono della voce e cosi via.

Molti animali possiedono la medesima facolta in modo piu sviluppato; essi si servono per lo piu dell'olfatto, e le emozioni che riescono a identificare sono molto meno complesse.

"Gli uomini sono attualmente molto piu in gamba, ma la possibilita di un contatto emotivo diretto s'e andata a poco a poco atrofizzando, con lo sviluppo dell'uso della parola, attraverso milioni di anni.

E' stata una delle scoperte della Seconda Fondazione, il riportare alla luce questa facolta e svilupparla, se non del tutto, almeno in gran parte.

"Nessuno di noi nasce con questa facolta gia sviluppata – continuo il Primo Oratore. – Milioni di anni di decadenza costituiscono un formidabile ostacolo, e noi dobbiamo educarla, esercitarla, come si fa con un muscolo.

E qui sta la nostra fondamentale differenza.

Tu, al contrario di noi, la possiedi in forma molto sviluppata fin dalla nascita.

Fino qui, i nostri calcoli non erano sbagliati.

Siamo anche riusciti a valutare gli effetti di tale facolta su una persona, in un mondo nel quale gli altri abitanti ne erano completamente privi.

E come essere un vedente in un regno di ciechi.

Abbiamo calcolato la megalomania dalla quale tu saresti stato vinto e pensavamo di essere preparati.

Ma non abbiamo valutato due fattori.

"Primo, l'enorme potenza delle tue facolta.

Noi riusciamo a provocare un contatto emotivo solamente a vista, e per questa ragione siamo indifesi contro le armi fisiche piu di quanto tu non creda.

La vista gioca per noi un ruolo molto importante.

Non cosi invece per te.

Sappiamo che tu riesci a controllare gli uomini, anzi ad avere addirittura contatti emotivi con loro, anche quando si trovano a grande distanza.

Tutto questo l'abbiamo scoperto troppo tardi.

"Secondo, non conoscevamo la tua menomazione fisica, soprattutto quella che sembra cosi importante per te da farti adottare il nome di Mulo.

Non avevamo previsto che tu non eri solamente un Mutante, ma un Mutante sterile e non abbiamo considerato la distorsione psichica dovuta al tuo complesso di inferiorita.

Ci siamo basati solamente sulla megalomania, non sulla tua sviluppatissima paranoia psicopatica.

"E mia e la responsabilita di averti sottovalutato, perche ero a capo della Seconda Fondazione quando tu conquistasti Kalgan.

Quando tu distruggesti la Prima Fondazione, allora capimmo, ma era troppo tardi, e per questa ragione milioni di persone sono morte a Tazenda.

– E tu pensi di correggere i tuoi errori adesso? – Il Mulo sorrideva, ma la sua mente era piena d'odio. – Che cosa farai adesso? Mi farai ingrassare? Farai nascere in me la virilita? Mi farai dimenticare i lunghi anni della giovinezza passata in un ambiente ostile? Ti fanno pena le mie sofferenze? La mia infelicita? Io non provo rimpianti per quanto ho fatto.

Lasciamo che la Galassia si protegga come puo, visto che non ha fatto nulla per proteggere me, quando ne avevo bisogno.

– I tuoi sentimenti – disse il Primo Oratore, – si sono formati nell'ambiente della tua giovinezza e non sono da condannare, ma solo da modificare.

La distruzione di Tazenda era inevitabile.

L'alternativa sarebbe stata una distruzione ben piu grande in tutta la Galassia per un periodo di secoli.

Noi abbiamo fatto il possibile con i nostri mezzi limitati.

Abbiamo allontanato da Tazenda il maggior numero di uomini possibile.

Abbiamo decentralizzato il resto del pianeta.

Sfortunatamente, le nostre misure erano tutt'altro che adeguate.

Molti milioni di persone sono morte: non provi alcun rimorso? – Nessun rimorso… e non ne provo neanche per le centinaia di migliaia di persone che moriranno su Rossem fra meno di sei ore.

– Su Rossem? – disse il primo Oratore stupito.

Si volse verso Channis che a prezzo di sforzi tremendi era riuscito a sedersi.

Channis senti le due menti lottare dentro di lui, poi per un istante si senti libero e le parole uscirono confuse dalla sua bocca. – Signore, ho fallito completamente.

E' riuscito a strapparmi il segreto pochi istanti prima del tuo arrivo.

Non ho potuto resistergli e non cerco scuse.

Sa che Tazenda non e la Seconda Fondazione.

Sa che si trova su Rossem.

La mente di Channis venne bloccata una seconda volta.

Il Primo Oratore s'acciglio. – Capisco.

Cosa pensi di fare? – Veramente non lo sai? Ti e cosi difficile capirlo? Mentre tu stavi inondandomi con questo fiume di parole sulla natura del contatto mentale, sulla mia megalomania e sulla mia paranoia, io stavo lavorando.

Mi sono messo in contatto con la mia flotta e le ho comunicato i miei ordini.

Fra sei ore, a meno che non mi decida a dare un contrordine, bombarderanno tutta Rossem a eccezione di questo villaggio e di un'area di cento milia quadrate qui intorno.

Appena avranno terminato il loro lavoro atterreranno qui.

Hai sei ore, e in sei ore non riuscirai a piegare la mia mente, ne a salvare Rossem.

Il Mulo allargo le braccia e scoppio in una gran risata mentre il Primo Oratore sembrava stentare a capire la nuova situazione.

– Ci sono alternative? – Perche dovrebbero esserci alternative? Non vedo cosa ci guadagnerei.

Forse dovrei risparmiare quelli di Rossem? Se permetti alle mie navi di atterrare e ti sottometti assieme agli altri, cioe a tutti gli uomini della Seconda Fondazione, per farti convertire, forse potrei fermare i bombardamenti.

Forse mi servirebbe avere a disposizione tanti uomini intelligenti.

Ma probabilmente mi costerebbe una grande fatica, e non so se ne valga la pena, per cui non ho molta voglia di mettermi d'accordo con te.

Che ne dici? Che arma possiedi contro la mia mente e contro le mie navi che sono le piu potenti della Galassia? – Che cosa possiedo? – ripete il Primo Oratore lentamente. – Nulla, a eccezione di qualcosa cha ancora tu non conosci.

– Parla presto – ribatte il Mulo ridendo, – inventa! Trova qualcosa che ti faccia uscire da questa trappola, se ci riesci.

– Povero Mutante – disse il Primo Oratore. – Perche dovrei fuggire? Poniti questa domanda: perche avrei dovuto mandare su Kalgan Bail Channis per intrappolarti, Bail Channis che e giovane e coraggioso, ma mentalmente tanto inferiore a te da potersi paragonare a questo tuo ufficiale addormentato? Perche invece non sono venuto io di persona, oppure uno dei nostri capi, che avrebbero potuto fronteggiarti con maggiore successo? – Forse – rispose il Mulo – nessuno di voi era cosi sciocco da venire di persona, poiche sapevate che nessuno di voi regge il mio confronto.

– La vera ragione e molto piu logica.

Tu sapevi che Channis era un uomo della Seconda Fondazione.

Mancava delle capacita di nascondertelo.

Inoltre, tu sapevi d'essergli superiore, percio non hai avuto timore di fare il suo gioco e di seguirlo come lui voleva in modo da sfruttarlo in seguito.

Se fossi venuto io su Kalgan, mi avresti fatto uccidere perche avrei costituito un serio pericolo.

Se fossi riuscito a evitare la morte nascondendo la mia identita, non avrei potuto persuaderti a seguirmi nello spazio.

Solo un essere inferiore ti avrebbe convinto.

E se tu fossi rimasto su Kalgan, nemmeno tutte le forze della Seconda Fondazione avrebbero potuto attaccarti, circondato com'eri dai tuoi uomini, dalle tue armi e dai tuoi poteri mentali.

– I miei poteri mentali sono ancora intatti – osservo il Mulo, – e i miei uomini e le mie armi non sono troppo lontane.

– Questo e vero, ma tu non ti trovi piu su Kalgan.

Sei nel regno di Tazenda, che ti e stato presentato come la Seconda Fondazione.

E doveva esserti presentato in modo logico, Primo Cittadino, poiche tu sei un uomo intelligente e avresti seguito soltanto la logica.

– E vero, in effetti e stata una vittoria temporanea, ma ho fatto in tempo a strappare la verita al tuo uomo.

– E non ti e venuto in mente che Bail Channis fosse stato preparato da noi per questa eventualita? – Non era affatto preparato, poiche gli ho dovuto strappare l'informazione con la forza.

Il suo cervello era in un tale stato che quando mi ha confessato che Rossem era la Seconda Fondazione, ero certo che mi avesse detto la verita, poiche in essa non c'era piu posto per l'inganno.