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Lady Eliwys non è ancora tornata. Lady Imeyne mi ha spalmato sul petto un impiastro dall'odore orribile, poi ha mandato a chiamare la moglie del castaldo ed io ho creduto che volesse «rimbrottarla» per aver usurpato il maniero.

— La febbre della ferita le ha invaso i polmoni — le ha detto però soltanto, quando lei è arrivata portando in braccio il suo bambino di sei mesi.

La moglie del castaldo ha dato un'occhiata alla mia tempia ed è uscita dalla stanza per tornare poco dopo senza il bambino e con una ciotola piena di un tè dal sapore amaro. Doveva essere corteccia di salice o qualcosa del genere, perché la mia febbre è scesa e adesso le costole non mi fanno più troppo male.

La moglie del castaldo è una donna piccola e magra, con il volto affilato e capelli biondo cenere, e credo che Lady Imeyne abbia ragione quando afferma che è lei che «induce» il marito al peccato, considerato che si è presentata con un abito bordato di pelliccia e con le maniche tanto lunghe da strisciare quasi per terra; il bambino era avvolto in una coperta di lana finemente intessuta e lei si esprime con uno strano accento strascicato che credo sia un tentativo di imitare il modo di parlare di Lady Imeyne.

Questo è «l'embrione della classe media», come lo definirebbe il Signor Latimer, i nuovi ricchi che aspettano la loro occasione e che l'avranno fra trent'anni, quando la Morte Nera spazzerà via un terzo della nobiltà.

— È questa la dama che è stata trovata nel bosco? — ha chiesto la moglie del castaldo a Lady Imeyne non appena è arrivata, e nei suoi modi non c'era traccia di «adeguata modestia». Ha sorriso ad Imeyne come se fossero state due vecchie amiche e si è avvicinata al letto senza esitazioni.

— Sì — ha risposto Imeyne, riuscendo ad esprimere impazienza, sdegno e disgusto in quel solo monosillabo.

La moglie del castaldo non ha mostrato di accorgersene e si è accostata al letto ma poi si è subito ritratta, la prima persona che abbia mostrato in qualche modo di pensare che io possa essere contagiosa.

— Ha la febbre (qualcosa)? — ha chiesto. Il traduttore non è riuscito a decifrare la parola e non l'ho capita neppure io a causa dello strano accento di quella donna. Flouronen? Fiorentina?

— Ha una ferita alla testa, che le ha portato febbre ai polmoni — ha spiegato Imeyne, in tono secco.

— Padre Roche ci ha raccontato di come lui e Gawyn l'hanno trovata nel bosco — ha replicato la moglie del castaldo, annuendo.

Imeyne si è irrigidita di fronte al modo familiare in cui lei ha usato il nome di Gawyn e questa volta la moglie del castaldo lo ha notato e si è affrettata ad andare a preparare un'altra tisana di corteccia di salice. Ha perfino rivolto un accenno d'inchino a Lady Imeyne prima di uscire per la seconda volta.

Dopo che Imeyne se n'è andata Rosemund è venuta a sedersi accanto a me… credo che sia stata incaricata di impedirmi di fuggire ancora… ed io le ho chiesto se era vero che Padre Roche era con Gawyn quando lui mi ha trovata.

— No — ha risposto lei. — Gawyn ha incontrato Padre Roche sulla strada mentre ti stava portando qui e ti ha lasciata affidata alle sue cure in modo da poter cercare i tuoi assalitori. Però non ha trovato nulla e così lui e Padre Roche ti hanno portata qui. Non devi preoccuparti per questo, perché Gawyn ha riportato al maniero tutte le tue cose.

Io non ricordo la presenza di Padre Roche tranne che quando ero a letto malata, ma se quello che ha detto Rosemund è vero e Gawyn non era troppo lontano dal sito quando lo ha incontrato, allora forse lui sa come ritrovarlo.

(Pausa)

Ho riflettuto su quanto ha affermato Lady Imeyne, e cioè che la ferita alla testa mi ha provocato la febbre nei polmoni, e credo che nessuno si renda conto che ho una malattia virale. Lasciano entrare di continuo le bambine nella mia stanza e nessuno di loro sembra avere la minima paura, tranne la moglie del castaldo che però si è subito tranquillizzata quando Imeyne ha parlato di «febbre nei polmoni» e si è accostata al letto senza esitazione.

Dal suo comportamento è però evidente che lei temeva che la mia malattia potesse essere contagiosa, e quando ho chiesto a Rosemund perché non era andata con sua madre dal contadino lei ha ribattuto, come se fosse una cosa ovvia:

— Lei me lo ha proibito. Il contadino è malato.

Non credo che si rendano conto che sono malata, perché non ho sintomi esteriori evidenti come possono esserlo macchie sulla pelle, e ritengo che abbiano attribuito la febbre e il delirio alle mie ferite… nel medioevo le ferite si infettavano spesso e causavano di frequente avvelenamento del sangue… per cui non vedono motivo di tenere le bambine lontane da una persona ferita.

E nessuno di loro è stato contagiato. Sono qui da cinque giorni e se si tratta di un virus il periodo di incubazione dovrebbe andare da dodici a quarantotto ore. La Dottoressa Ahrens mi ha detto che il periodo in cui si è più contagiosi è prima che i sintomi emergano, quindi forse io non lo ero più quando le ragazze hanno cominciato a venire da me… o forse si tratta di una malattia che hanno già avuto e da cui sono immuni. La moglie del castaldo ha chiesto se avevo la febbre… Fiorentina? Flahntin?… e il Signor Gilchrist è convinto che nel 1320 ci sia stata un'epidemia di influenza, quindi forse ho contratto proprio questo.

È pomeriggio, Rosemund è seduta sotto la finestra intenta a ricamare un pezzo di lino con un filo di lana rosso scuro e Blackie sta dormendo accanto a me. Ho pensato a quanto lei avesse ragione, Signor Dunworthy, nel sostenere che non ero affatto preparata e che sarebbe stato tutto diverso da come pensavo. Però si sbagliava nell'affermare che non sarebbe stato come in una favola.

Dovunque guardo vedo elementi usciti dalle fiabe: Agnes con il suo mantello dal cappuccio rosso, la gabbia per i topi, le ciotole di porridge, e le capanne di paglia e di stecchi che un lupo potrebbe abbattere con un soffio senza neppure sforzarsi troppo.

La torre campanaria sembra quella in cui Raperonzola era imprigionata e Rosemund, china sul suo ricamo con quei capelli scuri e la cuffietta bianca e le guance rosse sembra il ritratto vivente di Biancaneve.

(Pausa)

Credo che la febbre sia tornata a salire. Sento odore di fumo nella stanza e Lady Imeyne sta pregando, inginocchiata accanto al letto con il Libro delle Ore in mano. Rosemund mi ha detto che hanno mandato a chiamare di nuovo la moglie del castaldo, e considerato quanto Lady Imeyne la disprezzi devo essere proprio malata se ha acconsentito a chiamarla. Mi chiedo se convocheranno anche il prete. Se lo faranno gli devo chiedere se sa dove Gawyn mi abbia trovata. Fa così caldo qui dentro. Questo aspetto non fa per nulla parte di una fiaba, perché mandano a chiamare il prete soltanto quando qualcuno sta morendo… però la Sezione Statistiche ha detto che nel 1300 la percentuale delle morti per polmonite era del settantadue per cento. Spero che il prete arrivi presto, per dirmi dov'è il sito e per tenermi la mano.