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La reazione più interessante venne però dall’Archivio Zebra. Adam Selene apparve negli elenchi del Servizio di Sicurezza meno di un mese dopo la sua creazione, con l’annotazione che si trattava di uno pseudonimo sotto il quale si nascondeva uno dei capi del nuovo movimento clandestino.

Le spie di Alvarez fecero un grosso lavoro sul personaggio di Adam Selene. Nel giro di pochi mesi il suo dossier negli archivi Zebra crebbe in modo impressionante: sesso maschile, fra i 35 e i 45 anni, uffici nel lato sud della piazza della Vecchia Cattedrale, ore di lavoro dalle 9 alle 18, sabato escluso, ma raggiungibile per telefono nelle altre ore, abitazione entro la cerchia pressurizzata municipale dato che il tragitto ufficio-casa non richiede più di diciassette minuti. Sposato con figli. Varie attività economiche, dalla borsa agli interessi agricoli. Frequenta teatri, concerti, eccetera; probabilmente socio del Club Scacchi di Luna City o dell’Associazione Scacchi Luna. Attività sportive durante l’intervallo della colazione, forse socio del Club Atletico di Luna City. Buongustaio, ma che sta attento alla linea. Memoria notevole, accompagnata da grande capacità matematica. Esperto dirigente, in grado di prendere rapide decisioni.

Una spia era convinta di aver parlato con Adam durante l’intervallo di Amleto rappresentato dalla Filodrammatica Civica. La descrizione registrata da Alvarez coincideva con il personaggio che avevamo creato in tutto e per tutto, meno che per i capelli ondulati.

Ma ciò che più faceva imbestialire Alvarez era che ogni volta che una spia gli riferiva un numero telefonico di Adam Selene, il numero risultava falso. Alvarez allora tentò di raggiungere la Società Selene immaginando che quei numeri contenessero una cifra sbagliata. Sapemmo questo perché Mike teneva sotto controllo i telefoni di Alvarez e intercettava le sue disposizioni. Allora Mike decise di giocare uno dei suoi tiri ad Alvarez: i funzionari che componevano tutte le combinazioni possibili con una cifra cambiata invariabilmente finivano per avere la comunicazione con la residenza del Governatore. Alvarez fu convocato dal Governatore e ne uscì con i nervi a pezzi.

Non potevo rimproverare Mike per questo, ma lo misi sull’avviso che facendo così avrebbe insospettito qualsiasi persona intelligente; avrebbero capito che qualcuno si divertiva con il calcolatore. Mike rispose che non erano intelligenti fino a quel punto.

Il vero e unico risultato degli sforzi di Alvarez fu che ogni volta che veniva in possesso di un numero di Adam Selene, noi scoprivamo una spia nella nostra organizzazione… una nuova spia dato che a quelle identificate prima non affidavamo più numeri telefonici di emergenza. Le spie scoperte venivano trasferite in un’organizzazione clandestina fasulla dove potevano solo spiarsi fra loro. Grazie ad Alvarez, riuscivamo a identificare le nuove spie quasi immediatamente e credo che Alvarez fosse molto insoddisfatto della gente che pagava. Due addirittura scomparvero e la nostra Organizzazione, che contava ormai più di seimila aderenti, non riuscì a scoprire dove fossero finite. Eliminate, suppongo. Oppure morte sotto interrogatorio.

La Società Selene non era la sola società fasulla inventata da noi. La Compagnia LuNoHo era molto più grande, altrettanto fasulla, ma non del tutto inesistente. La sua sede centrale era a Hong Kong, le filiali a Novy Leningrad e Luna City, e a poco a poco i suoi impiegati salirono a svariate centinaia, la maggior parte dei quali non erano membri del Partito. La LuNoHo divenne una delle nostre imprese maggiori e più complesse.

Il piano rivoluzionario di Mike elencava un’infinita serie di problemi che dovevano essere risolti. Uno era quello dei quattrini. Un altro era come proteggere dagli attacchi spaziali la catapulta.

Prof propose di rapinare le banche per risolvere il primo e vi rinunciò a malincuore. Comunque finimmo per derubare ugualmente banche, industrie private e lo stesso Ente. L’idea venne a Mike e la realizzò con l’aiuto del Professore. Inizialmente Mike non capiva perché avessimo bisogno di soldi. Ignorava che gli esseri umani avevano bisogno di una spinta per fare qualsiasi cosa, come ignorava i problemi del sesso. Mike maneggiava milioni di dollari e non capiva questa sete di denaro. Per venirci incontro propose di stampare un assegno, tratto sull’Ente, dell’ammontare desiderato.

Prof rimase sconvolto. Spiegò a Mike il rischio che si correva a tentare d’incassare un assegno, tratto sull’Ente, per una somma, per esempio, di dieci milioni di dollari.

L’idea fu comunque accettata, solo che gli assegni emessi furono infiniti, di piccolo taglio, intestati a nomi diversi in tutte le città della Luna. Ogni banca, industria, negozio, ufficio pubblico, Ente compreso, per cui Mike teneva l’amministrazione, diventò una riserva di liquidi per il finanziamento del Partito. Era una truffa colossale basata sul fatto, sconosciuto a me ma noto al Professore e latente nelle immense cognizioni di Mike, che il denaro, per lo più, non è altro che amministrazione e libri contabili.

Ecco un esempio, da moltiplicare per almeno cento casi: mio figlio Sergei, diciotto anni e membro del Partito, riceve dalla sua cellula l’ordine di aprire un conto corrente presso la Banca del Commonwealth. Deposita soldi e ne ritira. Ogni volta vengono fatti piccoli errori; gli accreditano più di quanto deposita, gli addebitano meno di quanto ritira.

Dopo pochi mesi trova un lavoro fuori città e trasferisce il conto alle Mutue di Risparmio di Tycho-Under. I fondi trasferiti sono già triplicati rispetto al versamento iniziale. Ben presto Sergei ritira quasi tutto il deposito in contanti e consegna i soldi al suo capo cellula. Mike sa qual è l’ammontare che Sergei deve versare in cellula, ma dato che non sanno che Adam Selene e il calcolatore della banca sono la stessa cosa, sia Sergei sia il capo cellula hanno l’obbligo di comunicare ad Adam l’avvenuta consegna.

Per essere onesti, nonostante la disonestà del sistema.

Non sono in grado di descrivere i virtuosismi di Mike per far quadrare i suoi libri contabili nascondendo migliaia di piccoli furti. Ma va tenuto presente che un revisore dei conti normalmente presume che le macchine siano oneste. Si spingerà, se scrupoloso, fino a volersi accertare che la macchina funzioni perfettamente, ma non gli verrà fatto di pensare che i controlli non dimostrano niente perché la macchina è disonesta.

I furti di Mike non assumevano mai proporzioni tali da disturbare l’economia della Luna. Come quando si dona mezzo litro di sangue, i fondi sottratti erano troppo esigui perché il donatore ne risentisse. Io non riesco nemmeno a capire chi abbia veramente perso soldi: il denaro continuava a circolare. Lo schema in sé mi sconvolgeva: ero stato educato alle scuole dell’onestà nei confronti di tutti, tranne che dell’Ente. Prof sosteneva che l’unica conseguenza era una leggera inflazione bilanciata dall’immediata reimmissione del denaro nel giro.

Decisi di mettere la coscienza a dormire. Era una quisquilia, in confronto alle colossali truffe finanziarie attuate da ogni governo della storia per finanziare le guerre. E la rivoluzione non era una guerra?

Questo denaro, dopo essere passato per molte mani e aumentato da Mike a ogni passaggio, confluiva nel finanziamento della Compagnia LuNoHo. Era una società mista, cooperativa e per azioni; i gentiluomini avventurieri che garantivano il capitale investivano il denaro rubato a proprio nome. Non voglio nemmeno discutere sulla contabilità della compagnia. Dato che Mike l’amministrava da solo, non poteva esserci il minimo sospetto di corruzione.

Le sue azioni venivano trattate alla Borsa di Luna City ed erano quotate a Zurigo, New York e Londra.

Il Wall Street Journal definiva la nostra impresa un investimento rischioso ma altamente fruttifero e attraente, con forti possibilità d’espansione.