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— Mi risento di quest'affermazione, come sono risentito della sua continua interferenza in questioni che non la riguardano. Lei è stato animato fin dall'inizio dalla determinazione di minare gli sforzi della Sezione Medievale e di impedirle di ottenere l'accesso ai viaggi temporali, e adesso è determinato a minare la mia autorità. Voglio però ricordarle che in assenza del Signor Basingame io sono il Sostituto del Preside della Facoltà di Storia e che come tale…

— Lei è soltanto uno stupido ignorante e pieno di sé a cui non avrebbe mai dovuto essere affidata la Sezione Medievale e tanto meno la sicurezza di Kivrin.

— Non vedo motivo di continuare la discussione — dichiarò Gilchrist. — Il laboratorio è sotto quarantena e tale rimarrà fino a quando non avremo ottenuto la sequenza.

E se ne andò.

Dunworthy accennò a seguirlo e andò quasi a sbattere contro Mary, che indossava il solito set IPS e stava leggendo una scheda medica.

— Stenterai a credere a quello che ha fatto Gilchrist — le disse. — Un gruppo di picchettatori lo ha convinto che il virus è arrivato attraverso la rete e lui ha sprangato il laboratorio.

Mary non replicò e non sollevò neppure lo sguardo dalla scheda.

— Questa mattina Badri ha detto che lo slittamento non può essere giusto. Lo ha ripetuto più volte. C'è qualcosa che non va.

Mary gli scoccò un'occhiata distratta e tornò subito a concentrarsi sulla carta.

— Ho un tecnico pronto ad effettuare una verifica a distanza dei dati, ma Gilchrist mi ha chiuso le porte in faccia — persistette lui. — Gli devi parlare e gli devi dire che è sicuro che il virus abbia avuto origine nel Sud Carolina.

— Non ha avuto origine lì.

— Cosa significa? È arrivata la sequenza?

— Il CMI ha trovato il tecnico, ma sta ancora effettuando la sequenza — spiegò Mary, scuotendo il capo. — La sua lettura preliminare indica però che questo non è il virus del Sud Carolina, e anch'io so che non lo è — aggiunse, sollevando lo sguardo su di lui e tornando a fissare la scheda. — Il virus del Sud Carolina aveva una percentuale di mortalità zero.

— Cosa vuoi dire? È successo qualcosa a Badri?

— No — rispose Mary, chiudendo la scheda e tenendosela stretta la petto. — Beverly Breen.

Dunworthy assunse un'espressione vacua, perché aveva creduto che lei stesse per fare il nome di Latimer.

— La donna con l'ombrello color lavanda — spiegò Mary, con voce rabbiosa. — È morta proprio ora.

ESTRATTO DAL DOMESDAY BOOK
(046381-054957)

22 Dicembre 1320 (Vecchio Calendario). Il ginocchio di Agnes sta peggiorando. È rosso e dolorante (dolorante a dir poco… lei urla ogni volta che tento di toccarlo) e la bambina non riesce quasi a camminare. Non so proprio cosa fare… se ne parlo a Lady Imeyne lei ci metterà sopra i suoi impiastri con il risultato di peggiorare le cose, ed Eliwys è distratta e manifestamente preoccupata.

Gawyn non è ancora tornato. Avrebbe dovuto essere a casa ieri entro mezzogiorno e quando non si è fatto vedere per i vespri Eliwys ha accusato Imeyne di averlo invece mandato ad Oxford.

— L'ho mandato a Courcy, come ti ho detto — ha replicato lei, sulla difensiva. — Senza dubbio è la pioggia che lo fa tardare.

— Soltanto a Courcy? — ha chiesto Eliwys, in tono rabbioso. — Oppure lo hai mandato altrove alla ricerca di un nuovo cappellano?

Imeyne si è eretta sulla persona.

— Padre Roche non è adatto a dire la messa di Natale al cospetto di Sir Bloet e del suo seguito — ha dichiarato. — Vorresti forse coprirti di vergogna davanti al fidanzato di Rosemund?

— Dove lo hai mandato? — ha sussurrato Eliwys, sbiancando in volto.

— L'ho mandato a portare un messaggio al vescovo in cui si dice che abbiamo estremo bisogno di un cappellano.

— È andato a Bath? — ha chiesto Eliwys, alzando una mano come se volesse colpire la vecchia.

— No, soltanto a Cirencestre, perché l'arcidiacono doveva fermarsi all'abbazia per il Natale. Ho chiesto a Gawyn di riferirgli il messaggio, poi uno dei suoi preti penserà a inoltrarlo, anche se di certo a Bath le cose non vanno tanto male che Gawyn non possa andarvi lui stesso senza correre rischi, altrimenti anche mio figlio se ne sarebbe andato.

— Tuo figlio sarà contrariato di scoprire che gli abbiamo disobbedito. Aveva ordinato a noi e a Gawyn di restare in questo maniero fino al suo arrivo.

Eliwys era ancora furiosa e nel riabbassare la mano l'ha serrata a pugno, come se avesse voluto colpire Imeyne sugli orecchi come fa con Maisry. Il colore le era però tornato sul volto non appena Imeyne aveva pronunciato la parola «Cirencestre», quindi credo che la sua preoccupazione sia diminuita almeno un poco.

— Di certo le cose a Bath non vanno tanto male che Gawyn non possa andarvi senza correre rischi — ha detto Imeyne, ma è evidente che Eliwys non la pensa nello stesso modo. Lei ha paura che Gawyn possa infilarsi in una trappola o che possa portare fin qui i nemici di Lord Guillaume. Possibile che le cose vadano tanto «male» che Guillaume non ha potuto lasciare Bath?

Forse si tratta di tutte e tre le cose insieme. Eliwys è andata sulla soglia a scrutare fuori almeno una dozzina di volte questa mattina, ed è irritabile quanto lo era Rosemund nel bosco. Proprio adesso ha chiesto ad Imeyne se è certa che l'arcidiacono sia a Cirencestre… è ovvio che teme che Gawyn possa aver portato il messaggio fino a Bath.

La sua paura ha contagiato tutti. Lady Imeyne si è ritirata in un angolo con il suo reliquiario per pregare, Agnes si lamenta e Rosemund siede con il suo ricamo in grembo fissandolo senza vederlo.

(Pausa)

Questo pomeriggio ho portato Agnes da Padre Roche, perché il suo ginocchio è molto peggiorato. Non riesce a camminare per nulla e sopra il ginocchio si vede l'inizio di una striatura rossa. Non ho potuto vedere bene perché tutta la parte è rossa e gonfia, ma ho avuto paura di aspettare.

Nel 1320 non esistevano cure per l'avvelenamento del sangue ed è colpa mia se il ginocchio si è infettato. Se non avessi insistito per andare a cercare il sito Agnes non sarebbe caduta. So che i paradossi non dovrebbero permettere alla mia presenza qui di avere il minimo effetto su ciò che succede alla gente dell'epoca, ma non posso correre un rischio del genere, considerato che si supponeva anche che io non potessi contrarre nessuna malattia.

Così, quando Imeyne è andata in solaio ho portato Agnes in chiesa per chiedere al prete di curarla. Quando siamo arrivate stava diluviando, ma Agnes non si è lamentata dell'acqua e questo mi ha spaventata ancora di più della striatura rossa.

La chiesa era buia e odorava di muffa. Entrando ho potuto sentire la voce di Padre Roche che proveniva dalla parte anteriore dell'edificio, come se lui stesse parlando con qualcuno.

— Lord Guillaume non è ancora arrivato da Bath e temo per la sua sicurezza — stava dicendo.

Ho pensato che forse Gawyn era tornato, e siccome volevo sentire cosa dicevano riguardo al processo sono venuta avanti, fermandomi nella navata con Agnes in braccio e ascoltando.

— In questi ultimi due giorni ha piovuto e soffia un vento tagliente da ovest — ha continuato Padre Roche. — Abbiamo dovuto portare le pecore al coperto dai campi.

Dopo aver sbirciato per un minuto lungo la navata, cercando di vedere, alla fine sono riuscita a scorgerlo, in ginocchio davanti alla parete divisoria, con le grosse mani giunte in preghiera.

— Il bambino più piccolo del castaldo ha avuto una colica di stomaco e non riesce a digerire il latte. Tabord il contadino non sta ancora bene.

Non stava pregando in latino e nella sua voce non c'era traccia della cantilena dei preti della Santa Chiesa Riformata o dell'oratoria del vicario. Si stava esprimendo in tono pratico e quotidiano come faccio io in questo momento, parlando nel registratore.