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— Perché qui non puoi andare a cavallo? — intervenne Kivrin, per prevenire lo scoppio di una lite.

— Perché non c'è nessuno che ci accompagni — spiegò Rosemund. — A Bath avevamo la bambinaia e uno dei privé di mio padre che venivano con noi.

Uno dei privé di Guillaume. Gawyn avrebbe potuto accompagnarle, e in questo modo lei avrebbe potuto non soltanto chiedergli dove fosse il sito ma addirittura farselo mostrare. Sapeva che Gawyn era tornato perché quella mattina lo aveva intravisto in cortile ed aveva suggerito la visita alle stalle proprio nella speranza di incontrarlo… ma se fosse uscito a cavallo con loro per scortarle sarebbe stato anche meglio.

— Se dobbiamo restare qui per Natale — osservò Imeyne, avvicinandosi a dove Eliwys era seduta, — avremo bisogno di carne per il pasticcio natalizio.

— Dirò al castaldo e al suo figlio maggiore di andare a caccia — replicò Eliwys, in tono quieto, posando il cucito e alzandosi.

— E così non ci sarà nessuno che provveda a raccogliere l'edera e l'agrifoglio.

— Padre Roche deve andare oggi a raccoglierlo — le ricordò Eliwys.

— Lui prenderà il necessario per la chiesa — ribatté Lady Imeyne.-La nostra sala dovrà invece rimanere spoglia?

— Andremo noi a prenderlo — intervenne Kivrin.

Eliwys e Imeyne si girarono entrambe a guardarla e lei pensò di aver commesso un errore. Era stata così intenta ad escogitare un modo per riuscire a parlare con Gawyn che si era dimenticata ogni altra cosa, e adesso aveva parlato senza essere interpellata e si era impicciata di cose che ovviamente non la riguardavano. Ora Lady Imeyne si sarebbe convinta più che mai che era necessario andare a Courcy per procurare alle bambine una bambinaia a modo.

— Mi dispiace se sono intervenuta fuori luogo, buona signora — si affrettò ad aggiungere, abbassando il capo, — ma so che c'è molto da fare e poche persone per farlo. Agnes, Rosemund e io potremmo andare a cavallo nei boschi per raccogliere edera e agrifoglio.

— Sì — rincarò Agnes, con entusiasmo, — così potrei cavalcare Saraceno.

Eliwys accennò a ribattere, ma Lady Imeyne la prevenne.

— Allora non hai paura dei boschi, anche se sei appena guarita dalle ferite riportate laggiù? — chiese.

Errore su errore. Si supponeva che fosse stata da poco aggredita e lasciata per morta e adesso si stava offrendo di portare due bambine in quegli stessi boschi.

— Non intendevo che dovessimo andare sole — replicò Kivrin, rivolta ad Eliwys, augurandosi di non peggiorare le cose. — Agnes mi ha detto che a Bath usciva a cavallo sotto la scorta di uno degli uomini di tuo marito.

— Già — fu pronta a intervenire Agnes. — Gawyn potrebbe venire con noi, e anche il mio cane, Blackie.

— Gawyn non è qui — affermò Imeyne, e nel silenzio che seguì si girò in fretta verso le donne che stavano ancora pulendo i tavoli.

— Dov'è andato? — domandò Eliwys in tono abbastanza tranquillo, anche se le sue guance si erano tinte di un violento rossore.

Imeyne tolse lo straccio dalle mani di Maisry e si mise a sfregare un punto del tavolo.

— Sta assolvendo a un incarico che io gli ho dato.

— Lo hai mandato a Courcy — disse Eliwys… e la sua era un'affermazione, non una domanda.

— È contrario alle convenienze che noi si sia così vicini a Courcy e tuttavia non si mandi neppure una parola di saluto — affermò Imeyne, voltandosi verso la nuora. — Bloet penserà che lo abbiamo allontanato da noi, e in tempi come questi non possiamo permetterci di destare le ire di un uomo potente come…

— Mio marito ci aveva ordinato di non dire a nessuno che eravamo qui — la interruppe Eliwys.

— Mio figlio non ci ha ordinato di offendere Sir Bloet e di perdere la sua simpatia proprio quando potremmo averne estremo bisogno.

— Cos'hai detto a Gawyn di riferire a Sir Bloet?

— Gli ho raccomandato di esprimere i nostri cordiali saluti — rispose Imeyne, contorcendo lo straccio fra le mani, — e di dire che saremmo lieti di avere tutti loro come ospiti per Natale. Non possiamo fare altrimenti — proseguì, sollevando il mento in un gesto di sfida, — dal momento che presto le nostre due famiglie si uniranno in matrimonio. Loro porteranno viveri per il banchetto di Natale, e servitori…

— E il cappellano di Lady Yvolde perché dica la messa? — chiese Eliwys, in tono gelido.

— Verranno qui? — intervenne Rosemund, che si era alzata di nuovo in piedi, lasciando scivolare a terra il cucito che teneva sulle ginocchia.

Eliwys e Imeyne si voltarono a guardarla con espressione vacua, come se si fossero dimenticate che nella sala c'erano altre persone, poi Eliwys si rivolse a Kivrin.

— Lady Katherine — osservò in tono secco, — non dovevi andare con le bambine a raccogliere i rami per decorare la sala?

— Ma non possiamo andare senza Gawyn — le ricordò Agnes.

— Padre Roche potrà venire con voi.

— Sì, buona signora — assentì subito Kivrin, poi prese Agnes per mano e accennò a lasciare la stanza.

— Vengono qui? — ripeté Rosemund, le cui guance erano adesso rosse quasi quanto quelle di sua madre.

— Non lo so — replicò Eliwys, — Va' con tua sorella e con Lady Katherine.

— Cavalcherò Saraceno — ciangottò Agnes, e si liberò dalla mano di Kivrin, lasciando la sala di corsa.

Rosemund diede l'impressione di essere sul punto di dire ancora qualcosa, poi andò a prendere il proprio mantello nel passaggio dietro il paravento.

— Maisry — continuò Eliwys, — questo tavolo sembra sufficientemente pulito. Va' a prendere la saliera e il piatto d'argento nella cassapanca su in solaio.

La donna con i segni di scrofola sul collo si affrettò ad uscire dalla sala e perfino Maisry fu più solette del consueto nel salire la scala. Kivrin si mise il mantello e lo legò in fretta, timorosa che Lady Imeyne potesse avanzare qualche altro commento sull'attacco da lei subito nei boscni, ma nessuna delle due donne stava più aprendo bocca ed entrambe erano immobili e silenziose… Imeyne ancora intenta a torcere lo straccio fra le mani… in evidente attesa che Kivrin e Rosemund se ne fossero andate.

— Vengono… — cominciò a dire Rosemund, poi corse via dietro ad Agnes.

Kivrin si affrettò a seguirle. Gawyn era partito ma adesso lei aveva il permesso di andare nei boschi e un mezzo di trasporto, oltre alla scorta del prete. Rosemund le aveva riferito che Gawyn l'aveva incontrato lungo la strada mentre la stava portando al maniero, quindi era possibile che lo avesse anche accompagnato alla radura.

Attraversò quasi correndo il cortile che la separava dalle stalle, timorosa che all'ultimo momento Eliwys potesse cambiare idea e richiamarle in casa, pensando che lei non fosse ancora guarita a sufficienza o che i boschi fossero troppo pericolosi.

A quanto pareva, le ragazze condividevano i suoi timori, perché Agnes aveva già sellato il proprio pony e Rosemund stava stringendo lo straccale della sella della sua giumenta. Quello che veniva definito un pony non era in effetti tale ma era piuttosto un robusto sauro di poco più piccolo della giumenta di Rosemund, e Agnes appariva impossibilmente lontana sulla sella dall'arcione alto; il ragazzo che era venuto a informare Eliwys delle condizioni dello zoccolo della sua giumenta stava tenendo l'animale per le redini.

— Non stare lì a bocca aperta, Cob — ordinò Rosemund, in tono secco. — Sella il roano per Lady Katherine!

Obbediente, il ragazzo lasciò andare le redini ed Agnes si protese in avanti per afferrarle.

— Non la giumenta di mia madre! — esclamò Rosemund. — Il roncin!

— Adesso andremo alla chiesa, Saraceno, per dire a Padre Roche che ci deve accompagnare — spiegò Agnes all'animale, — e poi andremo a passeggiare. Saraceno adora passeggiare — aggiunse, protendendosi troppo in avanti per accarezzare la corta criniera del pony, e Kivrin fece uno sforzo immane per trattenersi dallo scattare in avanti per tenerla.