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Il 3 maggio ’76 settantuno uomini di nome Simon furono fermati e interrogati, poi rilasciati. La notizia non apparve su nessun giornale. Ma tutti lo seppero lo stesso: la diffondemmo noi fino alle cellule J, e dodicimila persone poterono far circolare una notizia più in fretta di quanto avessi immaginato. Sottolineammo che uno di questi uomini pericolosi aveva solo quattro anni: questo particolare non era vero, ma risultò molto efficace.

Stu LaJoie rimase con noi per tutto febbraio e marzo, e tornò sulla Terra soltanto ai primi di aprile. Per due volte cambiò il biglietto per la nave successiva. Quando gli feci notare che stava avvicinandosi a quell’invisibile linea in cui intervengono mutamenti fisiologici irreversibili, sorrise e mi disse di non preoccuparmi. Ma si diede da fare per esercitarsi con la centrifuga.

Stu non voleva andarsene nemmeno in aprile. Wyoh e le mie mogli gli diedero il bacio d’addio e lui assicurò a tutte che sarebbe tornato. Se ne andò perché aveva una missione da compiere: ormai era un membro del Partito.

Non presi parte alla decisione di reclutare Stu; non volevo far pesare il mio pregiudizio a suo favore. Wyoh e Mike non ebbero dubbi e ritennero di dover correre il rìschio. Accettai con molto piacere la loro decisione.

Eravamo diventati tutti amici di Stu LaJoie: io, Prof, Mike, Wyoh, Mum, anche Sidris, Lenore e Ludmilla, i nostri ragazzi, Hans, Ali e Frank. Fu proprio la famiglia Davis la principale fonte di attrazione per lui. Non fu un ostacolo il fatto che Lenore fosse la più bella ragazza di Luna City e nemmeno che Stu fosse la persona più affascinante che fosse venuta in casa nostra. Mum era molto materna con lui, Hans gli mostrava le fattorie e Stu si sporcò, sudò e lavorò con i nostri ragazzi nelle gallerie. Ci aiutò nel raccolto (e le nostre api lo punsero), imparò a usare una tuta a pressione, salì in superficie con me a riparare la batteria solare, aiutò Anna a macellare un maiale e imparò a conciare la pelle, conversò con Granpà, rispettoso delle sue ingenue cognizioni della Terra, lavò i piatti insieme a Milla (una cosa che nessun maschio della mia famiglia faceva), si rotolò sul pavimento con cani e bambini, imparò a macinare il grano e fece scambi di ricette con Mum.

Lo avevo presentato fin dall’inizio al Professore, il quale cominciò il sondaggio delle sue opinioni politiche. Niente era stato compromesso e avremmo potuto ritirarci in qualsiasi momento, quando Prof lo presentò ad Adam Selene, un personaggio con cui si poteva solo parlare per telefono dato che attualmente si trovava a Hong Kong Luna. Quando Stu aderì alla nostra causa, lasciammo da parte la finzione e gli comunicammo che Adam era il presidente e che lui non avrebbe potuto incontrarlo per ragioni di sicurezza.

Wyoh fece di più, e fu dietro suo consiglio che Prof rovesciò infine le carte e informò Stu che stavamo preparando la rivoluzione. Non fu una sorpresa per Stu: l’aveva immaginato e aspettava che ci decidessimo ad avere fiducia in lui.

Dicono che la fede smuova le montagne. Io non so se Wyoh si sia servita di argomenti o di altri mezzi per convincere Stu. Non ho mai cercato di scoprirlo. Ma so che Wyoh ha avuto molto più a che fare con la mia adesione alla causa, di tutte le teorie del Professore o delle cifre di Mike. Se Wyoh dovette ricorrere a metodi forti con Stu, non sarebbe comunque stata la prima eroina ad averlo fatto per il bene del proprio Paese.

Stu tornò sulla Terra con un codice speciale per messaggi. Io non sono un esperto di codici e cifrali se non per il fatto che un tecnico di calcolatori deve apprenderne i princìpi durante lo studio della teoria. Il cifrario è uno schema matematico in base al quale ogni lettera viene sostituita da un’altra. Lo schema più semplice è quello di mutare l’ordine delle lettere dell’alfabeto. Ci sono cifrari incredibilmente complicati, specie se ideati con l’aiuto di un calcolatore. Ma tutti i cifrari hanno la debolezza di seguire uno schema prefissato. Se un cervello elettronico li può pensare, un altro può trovarne la chiave.

I codici non hanno la stessa debolezza. Prendiamo ad esempio il gruppo di lettere GLOPS. Vuol dire Zia Minnie sarà a casa giovedì, oppure indica il numero 3,14159?

Ogni gruppo di lettere assume di volta in volta il significato che gli si attribuisce e nessun calcolatore può arrivare ad analizzarlo lavorando esclusivamente sulle singole lettere. Dando a un calcolatore un numero sufficiente di gruppi di lettere e una teoria razionale sui significati o sugli argomenti possibili, la macchina riuscirà, prima o poi, a trovare la chiave del codice, perché sarà il significato stesso dei gruppi di lettere a indicare gli schemi logici del codice.

Ma è un problema di natura diversa e su un piano molto più complesso.

Il codice che scegliemmo noi era il più comune usato sia sulla Terra sia sulla Luna per le trasmissioni di informazioni economiche. Noi lo modificammo leggermente. Prof e Mike trascorsero lunghe ore a discutere quali notizie il Partito avrebbe voluto inviare al suo agente sulla Terra o ricevere da lui; poi Mike si mise al lavoro e ideò una nuova serie di significati nel codice commerciale standard, che potevano voler dire tanto: Acquista le azioni tal dei tali quanto: Mettiti in salvo, ci hanno scoperto. Oppure qualsiasi altra cosa, dato che il codice conteneva speciali cifrari che permettevano di dire anche le frasi che non erano state previste.

Una sera Mike fece stampare nella tipografia della Lunaya Pravda il nuovo codice, e il redattore del turno di notte lo passò a un altro compagno che lo trasformò in un minuscolo rotolino di pellicola fotografica. Il microfilm passò di mano in mano, senza che nessuno sapesse che cosa stesse maneggiando e perché.

Finì in tasca a Stu. Il controllo del bagaglio imbarcato era divento molto rigido e veniva compiuto da Arditi di cattivo carattere. Stu, però, era certo di evitare guai. Forse inghiottì il microfilm.

Da allora, parte dei dispacci diretti alla Terra dalla Compagnia LuNoHo raggiunsero Stu tramite il suo agente di cambio di Londra. Lo scopo di questi messaggi era in parte di natura finanziaria. Il Partito aveva bisogno di spendere soldi sulla Terra e la LuNoHo trasferì laggiù dei fondi, e non tutti rubati, dato che alcune iniziative erano andate bene; il Partito aveva bisogno di più soldi sulla Terra di quanti ne potessimo trasferire e Stu fu incaricato di speculare, in base alla conoscenza dei segreti della rivoluzione. Lui, Prof e Mike avevano discusso per ore il problema di quali azioni sarebbero salite, quali sarebbero scese eccetera, dopo il giorno fatidico. Questa era roba per i denti di Prof, un tipo di gioco che non fa per me.

Una certa quantità di denaro era necessaria prima del giorno della rivoluzione per costruire il clima adatto sulla Terra. Avevamo bisogno di pubblicità, dovevamo poter contare su deputati e senatori delle Nazioni Federate, era indispensabile che alcune Nazioni ci riconoscessero appena avessimo conquistato il potere, che gente qualsiasi dicesse ad altra gente qualsiasi, fra un sorso e l’altro di birra: Ma che cosa c’è su quel mucchio di sassi, che valga la pelle di un nostro soldato? Che vadano all’inferno, per la loro strada, dico io!

Quattrini per la pubblicità, quattrini per organizzazioni false e per infiltrarsi in organizzazioni vere, quattrini per fare uscire su riviste scientifiche i dati sulla vera natura dell’economia lunare e farli poi riprendere dalla stampa popolare. Ancora soldi per convincere il ministero degli Esteri di almeno una grande Nazione che una Luna Libera sarebbe stata un vantaggio per tutti, soldi per vendere l’idea del turismo lunare a una grande compagnia di viaggi…

Troppi soldi! Stu offrì il proprio patrimonio e Prof non lo scoraggiò. Se uno impegna il patrimonio, impegna anche il cuore. Ma ci volevano ugualmente moltissimi soldi, troppi per noi. Non so se Stu potesse mettere a disposizione più di un decimo del necessario: lo speravo. Per lo meno era un canale aperto sulla Terra. Prof sosteneva che le comunicazioni entro il campo nemico erano essenziali in qualsiasi guerra, sia che la si dovesse combattere sia che si dovesse trovare una soluzione pacifica. Prof era un pacifista e non smetteva mai di essere razionale. Sarebbe stato un grandissimo teologo.