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Milioni di persone morirono, quando l'habitat prescelto, accessibile solo tramite teleporter, divenne un'isolata trappola mortale.

Il Vescovo della Chiesa della Redenzione Finale, il capo del Culto Shrike, aveva accuratamente programmato di assistere con una certa comodità ai Giorni Finali, nella cavità praticata all'interno di una montagna, riccamente approvvigionata, nel cuore dei Monti Raven, nelle regioni settentrionali di Nevermore. Teleporter normali e di riserva erano l'unica via di entrata e di uscita. Il vescovo morì mentre diverse migliaia di novizi, esorcisti, lettori e ostiari si uccidevano nel tentativo di penetrare nel Sacrario Interno per dividere con il Santo l'ultima aria respirabile.

La miliardaria dell'editoria Tyrena Wingreen-Feif, novantasette anni standard ma sulla scena da più di trecento grazie ai miracoli del trattamento Poulsen e della criogenia, fece l'errore di trascorrere quel fatidico giorno da sola nell'ufficio accessibile unicamente per teleporter, al 434° piano della Guglia Transline, nel quartiere Babele di Città Cinque su Tau Ceti Centro. Per quindici ore filate si rifiutò di convincersi che il servizio teleporter non sarebbe stato riattivato in tempi brevi; alla fine cedette alle implorazioni via radio degli impiegati e staccò le pareti a campo di contenimento in modo che un VEM venisse a prelevarla.

Tyrena non aveva ascoltato con la dovuta cura le istruzioni. La decompressione la soffiò via dal 434° piano, come un turacciolo da una bottiglia di champagne agitata troppo. Impiegati ed elementi della squadra di salvataggio nel VEM in attesa giurarono che la vecchia signora mandò una serie continua di imprecazioni per l'intera caduta di quattro minuti.

Su gran parte dei mondi il caos si era guadagnato una nuova definizione.

La maggior parte dell'economia della Rete scomparve insieme con la sfera dati locale e con la megasfera. Trilioni di marchi frutto di duro lavoro e di azioni disoneste cessarono di esistere. Le carte universali smisero di funzionare. Le apparecchiature della vita quotidiana tossirono, starnutirono e si spensero. Per settimane o per mesi o per anni, a seconda del pianeta, sarebbe stato impossibile pagare il droghiere, il biglietto di un mezzo pubblico, il più piccolo debito, i servizi ricevuti, senza avere accesso alle monete e alle banconote del mercato nero.

Ma la depressione a livello Rete, catastrofica come uno tsunami, era un particolare trascurabile, riservato a meditazioni successive. Per molte famiglie l'effetto fu immediato e intensamente personale.

Padre o madre si erano teleportati al lavoro come al solito, per esempio da Deneb Vier a Vettore Rinascimento, e invece di tornare a casa con un'ora di ritardo quella sera, avrebbero tardato undici anni… se trovavano subito un passaggio sulle poche spin-navi a motore Hawking che ancora viaggiavano fra i mondi seguendo la via più dura.

Membri di famiglie benestanti che ascoltavano il messaggio di Gladstone nelle residenze multimondo alla moda, alzarono gli occhi e si guardarono in viso, separati solo da alcuni metri e da portali spalancati fra le stanze; in un battito di ciglio furono separati da anni-luce e anni veri, adesso che le stanze si aprivano sul nulla.

Bambini fino a cinque minuti prima a scuola o al campo giochi o dalla babysitter sarebbero diventati adulti prima di riunirsi ai genitori.

Il Grand Concourse, già in parte troncato dai venti di guerra, si trovò soffiato nell'oblio, con l'infinita cintura di magnifici negozi e di ristoranti di prestigio tagliata in sezioni da quattro soldi mai più riunite.

Il fiume Teti cessò di scorrere, quando i giganteschi portali divennero opachi e morirono. L'acqua si versò fuori, asciugò e lasciò pesci a marcire sotto duecento soli.

Ci furono sommosse. Lusus si ridusse a brandelli come un lupo che azzanni le proprie viscere. Nuova Mecca finì in spasmi di martirio. Tsingtao-Hsishuang Panna celebrò la liberazione dalle orde Ouster e poi impiccò diverse migliaia di ex burocrati dell'Egemonia.

Anche su Patto-Maui ci furono sommosse, ma di celebrazione: centinaia di migliaia di discendenti delle Prime Famiglie cavalcarono le isole mobili per togliere di mezzo i forestieri che si erano impadroniti di tanta parte del pianeta. In seguito, i milioni di sconvolti proprietari di case vacanza furono messi al lavoro per smantellare le migliaia di derrick petroliferi e di centri turistici che macchiavano come vaiolo l'Arcipelago Equatoriale.

Su Vettore Rinascimento ci fu un breve scoppio di violenza seguito da un'efficiente ristrutturazione sociale e da un serio sforzo per nutrire un mondo urbano privo di agricoltura.

Su Nordholm, le città si svuotarono e la gente tornò alle coste e al gelido mare e alle ancestrali barche da pesca.

Su Parvati ci furono confusione e guerra civile.

Su Sol Draconis Septem ci furono esultanza e rivoluzione, seguite da un nuovo ceppo di pestilenza retrovirale.

Su Fuji, ci fu rassegnazione filosofica, seguita dall'immediata costruzione di cantieri navali orbitali per creare una flotta di spin-navi con motore Hawking.

Su Asquith ci fu una serie di accuse, seguita dalla vittoria del partito socialista laburista operaio nel parlamento locale.

Su Pacem ci fu preghiera. Il nuovo pontefice, Sua Santità Teilhard I, convocò un grande concilio, il Concilio Vaticano XXXIX; annunciò una nuova era nella vita della Chiesa e conferì al concilio il potere di addestrare missionari per lunghi viaggi. Molti missionari. Per molti viaggi. Papa Teilhard annunciò che questi missionari non avrebbero fatto proseliti, ma ricerche. La Chiesa, come moltissime specie abituate a vivere sull'orlo dell'estinzione, si adattava e sopportava.

Su Tempe ci furono sommosse e uccisioni e l'ascesa di demagoghi.

Su Marte, per un certo periodo il Comando Olympus rimase in contatto astrotel con le proprie forze sparpagliate. Fu Olympus a confermare che le "ondate di invasione Ouster", dappertutto tranne che nel sistema di Hyperion, si erano semplicemente fermate. Le navi del Nucleo che fu possibile intercettare erano vuote e non programmate. L'invasione era terminata.

Su Metaxas ci furono sommosse e ritorsioni.

Su Qom-Riyadh, un ayatollah fondamentalista sciita andò nel deserto, chiamò a sé centomila seguaci e nel giro di qualche ora spazzò il governo del Consiglio Autonomo Suni. Il nuovo governo rivoluzionario restituì il potere ai mullah e riportò indietro di duemila anni l'orologio della storia. La popolazione partecipò con gioia alle sommosse.

Su Armaghast, mondo di frontiera, le cose continuarono come sempre, a parte la scarsità di turisti, di nuovi archeologi e di altri lussi di importazione. Armaghast era uno dei mondi labirinto. Il labirinto locale rimase deserto.

Su Hebron ci fu panico nella città fuori mondo di Nuova Gerusalemme, ma gli anziani sionisti presto riportarono l'ordine sul pianeta. Stabilirono dei piani. Razionarono e suddivisero beni di importazione rari e indispensabili. Reclamarono il deserto. Estesero le fattorie. Piantarono alberi. La gente si lamentava, ringraziava Dio per la liberazione, discuteva con Dio per il disagio della liberazione stessa e si occupava dei propri affari.

Su Bosco Divino interi continenti erano ancora in fiamme e una cappa di fumo riempiva il cielo. Subito dopo il passaggio dell'ultimo elemento dello "Sciame", decine di navi-albero salirono fra le nubi, spinte lentamente da propulsori a fusione, protette da campi di contenimento generati dagli erg. Appena fuori del pozzo gravitazionale, la maggior parte di queste navi-albero si diresse all'esterno in una miriade di direzioni lungo il piano galattico dell'eclittica e iniziò la lunga accelerazione spin fino al balzo quantico. Raffiche astrotel saettarono dalle navi-albero a lontani Sciami in attesa. La semina era iniziata.