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— Lanceremo sassi contro di loro — rispose Mike.

— Non è divertente — gli dissi. — Wyoh, non andare in cerca di guai. Non abbiamo nemmeno risolto il problema di come fare a lasciare questa tana senza essere pizzicati. Mike, Prof dice che ieri sera sono state uccise nove guardie del corpo e Wyoh sostiene che tutto il corpo di guardia conta ventisette effettivi. Ne rimarrebbero diciotto. Sai se questo è vero? Sai dove sono e che cosa contano di fare? Non possiamo fare una rivoluzione se non ci tiriamo fuori di qui.

Prof si intromise. — Questo è un problema temporaneo, Manuel, che possiamo affrontare facilmente. Quello che ha sollevato Wyoming, invece, è fondamentale e va discusso. E andrà discùsso tutti i giorni, fino a che lo avremo risolto. Mi interessano molto i pensieri di Mike in proposito.

— D’accordo, d’accordo… ma potete aspettare fino a che Mike abbia risposto alla mia domanda?

— Scusatemi, signore.

— Mike?

— Man, il numero ufficiale dei componenti della guardia del corpo del Governatore è ventisette. Se ne sono stati uccisi nove, il numero ufficiale è ora diciotto.

— Hai detto due volte numero ufficiale: perché?

— Possiedo dati incompleti e il fatto potrebbe essere rilevante. Vi spiego la situazione, prima di tentare conclusioni ipotetiche. Nominalmente il Servizio di Sicurezza, a parte il personale amministrativo, consiste solo nel corpo di guardia del Governatore. Però io faccio le paghe per tutti i dipendenti dell’Ente e so che non sono soltanto ventisette gli uomini a carico del Servizio di Sicurezza.

Prof fece un cenno di assenso: — Spie industriali.

— Un momento, Prof. Chi sono questi altri uomini?

— Per me sono solo numeri nella contabilità — rispose Mike. — Ritengo che i loro nomi siano registrati nell’archivio segreto del Capo del Servizio di Sicurezza.

— Aspetta, Mike. Alvarez, il Capo della Sicurezza, si serve dei tuoi archivi?

— Immagino di sì, dato che il reparto in cui tengo i suoi documenti è sigillato con un segnale segreto.

— All’inferno! — esclamai, e aggiunsi: — Mike, potresti spiegare questa situazione ai nostri amici?

— Proverò, Man. Wyoh, non mi è possibile accedere a dati sigillati se non dietro programmazione dall’esterno. Cioè, non sono in grado di auto-programmarmi per togliere i sigilli; la struttura logica che mi hanno dato i costruttori non me lo permette. Devo ricevere la formula segreta di un impulso esterno.

— Ma allora, santo cielo, qual è questo prezioso segnale segreto?

— È Archivio Speciale Zebra - rispose Mike… e attese.

— Mike! — esclamai. — Apri l’Archivio Speciale Zebra. - Eseguì e i documenti cominciarono a uscire fuori a uno a uno.

Dovetti convincere Wyoh che non era cocciutaggine quella di Mike. Non lo era davvero. Quasi ci aveva pregato di far saltare i sigilli. Certo conosceva la formula chiave. Ma doveva venire dall’esterno: era fatto così.

— Mike, ricordami di controllare con te tutti gli archivi sigillati che hai. Potremmo far centro ancora.

— Lo pensavo anch’io, Man.

— Va bene, lo faremo più tardi. Ora riguardiamo lentamente questi documenti segreti. E poi, Mike, a mano a mano che li leggi, archiviali di nuovo sotto il segnale Giorno della Bastiglia, nella rubrica Spie. Va bene?

— Programmato e in esecuzione.

— Fai lo stesso con ogni nuovo documento che arriva.

Il colpo migliore fu la lista dei nomi, divisi per città, circa duecento, ciascuno contraddistinto da un codice che Mike riconobbe identico a quello degli stipendi che faceva per il Servizio di Sicurezza.

Mike stava leggendo la lista di Hong Kong Luna, quando Wyoh lo interruppe con un grido: — Fermati, Mike! Devo trascrivere questi nomi!

— Ehi — esclamai — non scrivere niente! Perché ti agiti tanto?

— Quella donna, Sylvia Ciang, è la compagna segretaria della mia città! Ma… Ma questo vuol dire che il Governatore ha in mano tutta la nostra organizzazione!

— No, cara Wyoming — la corresse il Professore. — Vuol dire che noi abbiamo in mano l’organizzazione del Governatore.

— Ma…

— Vedo che cosa vuol dire il Professore — le dissi. — La nostra organizzazione si compone esclusivamente di noi tre, più Mike. E il Governatore non lo sa. Mentre noi ora conosciamo la sua organizzazione. Quindi stai calma e lascia leggere Mike. Ma non scrivere niente, potrai avere la lista, da Mike, per telefono, ogni volta che ne avrai bisogno. Mike, prendi nota che Ciang è la segretaria dell’organizzazione, anzi della ex organizzazione, a Hong Kong Luna.

— Preso nota.

Wyoh ribolliva di rabbia nel sentire i nomi delle spie della sua città, ma si limitò a fare commenti solo per quelli che conosceva personalmente. Non tutti erano compagni, ma ce n’era abbastanza per farla andare su tutte le furie. I nomi di Novy Leningrad non dicevano niente, a me; Prof ne riconobbe tre, Wyoh uno. Quando venne la volta di Luna City, Prof notò che la buona metà erano compagni. Io ne riconobbi parecchi, non come sovversivi falsi ma come conoscenti. Non amici.

Non so che reazione avrei avuto se avessi scoperto fra le spie del capo qualche amico in cui avevo fiducia. Ma certo sarei rimasto scosso.

Wyoh era addirittura sconvolta. Quando Mike ebbe finito la lettura, esclamò: — Devo andare a casa! In vita mia non ho mai eliminato nessuno, ma questa volta voglio proprio togliermi il gusto di spedire all’aperto qualcuna di queste spie.

— Nessuno sarà eliminato, cara Wyoming — ribatté calmo il Professore. — Il meglio che si possa fare con una spia è di darle corda, attorniarla con compagni leali e passarle innocue informazioni tanto per compiacere i suoi datori di lavoro. Questi individui entreranno a far parte della nostra organizzazione. Non fare quella faccia: saranno accolti in cellule molto speciali; gannie è la parola adatta. Ma sarebbe un grave errore eliminarli. Non solo ogni spia verrebbe sostituita da una nuova, ma uccidere questi traditori rivelerebbe al Governatore che abbiamo scoperto i suoi segreti. Mike, amico mio, in quell’archivio dovrebbe esserci un dossier che mi riguarda. Puoi tirarlo fuori?

C’erano lunghi rapporti sul Professore, e rimasi molto imbarazzato quando mi accorsi che era considerato un vecchio pazzo innocuo. Era classificato come sovversivo, e per questa ragione deportato sulla Luna, e come membro del gruppo rivoluzionario di Luna City. Ma era definito come piantagrane all’interno dell’organizzazione e come un uomo che raramente si trovava d’accordo con gli altri.

Prof fece un sorriso compiaciuto. — Credo che mi converrà vendermi e cercare di farmi assumere dal Governatore. — A Wyoh questa battuta non parve molto spiritosa, specialmente quando il Professore mise in chiaro che non stava scherzando. — Le rivoluzioni debbono essere finanziate, cara ragazza, e uno dei modi con il quale i rivoluzionari trovano quattrini è diventando spie della polizia. È probabile che alcuni di costoro, che a prima vista sembrano traditori, siano in realtà dalla nostra parte.

— Io non mi fiderei!

— Questo è vero: è sempre difficile sapere con certezza da che parte è la lealtà dei doppiogiochisti, sempre che abbiano una lealtà. Vuoi vedere anche tu il tuo dossier o preferisci sentirlo in privato?

Nel dossier di Wyoh non c’erano sorprese. I piedipiatti del Governatore l’avevano individuata da anni. Ma la sorpresa fu quando scoprii che anch’io ero schedato; si trattava solo di un rapporto steso quando mi avevano dato il nulla-osta per lavorare alle dipendenze dell’Ente. Ero classificato come non-politico e qualcuno aveva anche aggiunto non troppo intelligente, il che era poco gentile, ma anche vero; altrimenti, perché mai mi sarei lasciato invischiare in una rivoluzione?

Dopo qualche tempo Prof disse a Mike di interrompere la lettura, si abbandonò sulla sedia e si mise a riflettere. — Una cosa è chiara — cominciò.