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Il suo tocco delicato era quanto ci voleva quando faceva l’amore. E questo si accordava con la sua innata gentilezza. Cirocco si chiedeva come mai avesse tardato tanto ad accorgersi di lui.

Sul Ringmaster c’erano tre uomini, e Cirocco aveva fatto l’amore con tutti e tre. Come Gaby Plauget, del resto. Impossibile tenere segreto qualcosa quando sette persone vivono in un ambiente così ristretto. In realtà lei sapeva, per esempio, che quanto facevano le sorelle Polo dietro la porta chiusa delle loro stanze contigue era ancora considerato illegale in Alabama.

Avevano tutti bluffato un bel po’, soprattutto nei primi mesi di viaggio. Gene era l’unico sposato dell’equipaggio, e si era subito premurato di far sapere a tutti che lui e sua moglie avevano raggiunto un accordo su alcune questioni. Poi aveva dormito solo per un bel po’ di tempo in quanto le Polo stavano tra loro, Gaby non sembrava essere interessata al sesso e Cirocco era irresistibilmente attratta da Calvin Green.

Aveva tanto insistito che Calvin alla fine era andato a letto con lei non una, ma tre volte. Ma le cose non avevano funzionato così, prima che lei lasciasse trasparire il suo disappunto avevano raffreddato la loro relazione e si era messo in caccia di Gaby, che fin dall’inizio gli era piaciuta moltissimo. Calvin era laureato in medicina; la NASA lo aveva addestrato per essere il biologo e l’ecologo dell’astronave. Era nero, ma dava poca importanza alla cosa, dato che era nato e cresciuto su O’Neil Uno. Era anche l’unico membro dell’equipaggio più alto di Cirocco. Non che la cosa importasse: lei non badava mai all’altezza degli uomini, visto che quasi tutti erano più piccoli di lei. Il fascino di Calvin era negli occhi, dolci, castani e liquidi, e nel sorriso.

Quegli occhi e quel sorriso non avevano detto niente a Gaby, come le grazie di Cirocco non avevano interessato Gene, il secondo maschio che aveva scelto.

— Cos’è che ti fa sorridere? — le chiese Bill.

— Non ti sembra di avermene date abbastanza ragioni? — ribatté lei, un poco a corto di fiato. La verità era che stava pensando quanto divertenti dovevano essere sembrati loro quattro a Bill, che si era tenuto fuori da quella confusione di corpi. Sembrava che fosse quello il suo stile: si tirava indietro, guardava le cose con distacco, poi interveniva quando la situazione cominciava a diventare deprimente.

Calvin era senz’altro depresso, e lo era anche Cirocco. Si trattasse di inesperienza o dell’infatuazione per Gaby, Calvin non era stato un grande amante. Lei pensava che fossero entrambe le cose. Era un uomo tranquillo, timido, intellettuale. Aveva trascorso quasi tutta la vita a studiare e le preoccupazioni accademiche non gli avevano lasciato molto tempo per divertirsi.

Gaby non lo vedeva nemmeno. Il Modulo Scientifico del Ringmaster era il giocattolo più meraviglioso che una ragazza potesse desiderare. Gaby amava talmente quel lavoro che non aveva esitato ad arruolarsi come astronauta, risultando la prima del suo corso. Odiava viaggiare, ma le piaceva guardare le stelle così da vicino. Quando stava lavorando non s’accorgeva di nient’altro, non s’accorgeva quanto bizzarro fosse Calvin che spendeva tanto tempo quanto lei nello SCIMOD, in attesa dell’opportunità di porgerle una lastra fotografica o un panno per le lenti o la chiave del suo cuore.

Anche Gene era indifferente ai richiami molto espliciti di Cirocco. Continuava a sorridere con quella sua faccia da adolescente e parlava di voli. Quando avessero raggiunto Saturno, sarebbe toccato a lui pilotare il Modulo Escursione Satellite. A Cirocco piaceva volare, ma come donna le interessavano anche altre cose.

Infine Calvin e Cirocco riuscirono a ottenere quello che desideravano, ma subito dopo nessuno dei due lo voleva più.

Cirocco non sapeva quale fosse il problema tra Calvin e Gaby: nessuno dei due ne parlò, ma balzava all’occhio che, al suo meglio, la loro relazione era solo passabile. Calvin continuava a frequentarla ma lei ora era interessata a Gene.

Apparentemente Gene aveva atteso che Cirocco cessasse di dargli la caccia. Appena lei smise le si accostò e cominciò a respirare pesantemente vicino al suo orecchio. Lei questo non lo gradiva molto, e anche il resto della sua tecnica non era un granché. Quando stava facendo all’amore, aveva sempre l’aria di uno che si aspettava di essere ringraziato. Cirocco non si lasciava impressionare facilmente; Gene sarebbe rimasto molto sorpreso di apprendere che stava precipitando nella sua scala da uno a dieci.

Con Bill era successo quasi per caso, anche se lei aveva imparato che nulla accadeva a Bill per caso. Una cosa era legata all’altra e attualmente stavano dando una pornografica dimostrazione della Terza legge sul moto di Newton, quella che parla di "azione e reazione".

Cirocco aveva fatto alcuni calcoli in proposito, e aveva scoperto che la forza d’eiaculazione non era nemmeno lontanamente paragonabile all’accelerazione organica che aveva già osservato in momenti simili. La causa andava certamente cercata negli spasmi dei muscoli principali delle gambe, ma l’effetto era splendido anche se un poco la spaventava, perché le pareva che fossero diventati grandi palloni di carne librati in aria e che forzatamente si respingevano l’un l’altro nel momento dell’approccio più intimo. Stavano rollando e beccheggiando, finché giacquero entrambi, stanchi.

Bill si sentiva ricaricato. Sogghignò, e i suoi denti ineguali brillarono sotto la luce delle lampade idroponiche.

MESSAGGIO 0056 DIFF/PUBBUCA 12/5/25

VSP RINGMASTER-NASA 447D L5/1

HOUSTON-COPERNICUS

JONES. CIROCCO, COMMISS

IMMEDIATA DIVULGAZIONE

Gaby ha deciso che la nuova luna si debba chiamare Temi. Calvin è d’accordo, anche se sono arrivati allo stesso nome da punti di partenza diversi.

Gaby dice che nel 1905 William Henry Pickering, lo scopritore di Febe, la luna più esterna di Saturno, avvistò quella che doveva essere la decima luna di Saturno. La chiamò Temi, e nessuno l’aveva più rivista.

Calvin fa notare che cinque satelliti di Saturno hanno già preso nome dai titani della mitologia greca (per le motivazioni, vedi il MESSAGGIO N. 0009, 3/1/24 DIFF/PUBBLICA) e che un sesto satellite si chiama Titano. Temi era un titano, per cui anche Calvin è d’accordo su questo nome.

Temi ha qualcosa in comune con la luna che Pickering pensava di aver visto, ma Gaby non è convinta che lui l’abbia vista sul serio (nel qual caso, non sarebbe stata lei a scoprirla. Siate gentili: è così piccola che non si vede nemmeno coi telescopi lunari).

Gaby sta formulando una teoria catastrofica sull’origine di Temi. Il satellite risulterebbe dalla collisione fra Rea e un asteroide vagante. Potrebbe essere quello che resta dell’asteroide, oppure un frammento di Rea scagliato nello spazio.

Per cui Temi è una sfida molto interessante per…

"…quella meravigliosa combriccola di idioti che ormai conoscete così bene, l’equipaggio del Ringmaster" concluse mentalmente Cirocco. S’allontanò dalla tastiera, allungò più che poteva le braccia sopra la testa, fece crocchiare le giunture. — Fesserie — mormorò. — E merda di mucca, pure.

Sullo schermo che aveva di fronte la frase restava in sospeso.

Quella era una parte del lavoro che rimandava sempre, ma i solleciti della NASA erano diventati urgentissimi. Temi sembrava solo un pezzo di roccia privo d’interesse, ma quelli delle relazioni pubbliche volevano a tutti i costi una storia da offrire al pubblico, con qualche risvolto umano. Volevano qualcosa che avesse un interesse giornalistico, qualcosa con una sua "personalità". Cirocco faceva del suo meglio, ma non era molto brava con i particolari. Il che, d’altronde, importava poco, visto che quello che aveva appena scritto sarebbe stato ritoccato innumerevoli volte prima di arrivare ai giornali, perché quello che contava era riuscire a trasmettere un messaggio che "umanizzasse" gli astronauti.