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«Si. Si. E non hanno ancora finito. Devono ancora terminare il lavoro. Il circolo sta per chiudersi, ma non si e ancora chiuso.»

«Ma come potrebbero? Non sono certo qui con noi!»

«No?» disse lui, con un tono cosi cupo da fare impallidire Noys.

«Superuomini invisibili?» bisbiglio la ragazza.

«Non superuomini, e neppure invisibili. Ti ho gia detto che l'uomo non puo evolversi, se possiede i mezzi per controllare il proprio ambiente. Gli esseri umani dei Secoli Nascosti appartengono al ceppo dell'homo sapiens… sono esseri umani normali.»

«Allora non sono certamente qui.»

Harlan disse, con voce triste:

«Tu sei qui, Noys.»

«Si, io e te… e nessun altro.»

«Io e te,» assenti Harlan. «E nessun altro. Io e una donna dei Secoli Nascosti… non fingere piu, Noys, ti prego.»

Lei lo fisso, inorridita:

«Che cosa stai dicendo, Andrew?»

«Quello che devo dire. E tu che cosa dicevi quella notte, quando mi hai dato quella bibita alla menta? Mi stavi parlando. La tua voce dolce e sommessa… le tue parole dolci e sommesse… Non ho sentito niente, non con la mente cosciente, ma ricordo il bisbigliare della tua voce melodiosa. E di che cosa parlavi? Del viaggio nel passato di Cooper; dell'ultimo scossone alle colonne dell'Eternita, come fece Sansone nel tempio. Ho ragione?»

«Non so neppure cosa abbia fatto questo Sansone,» disse Noys.

«Puoi immaginarlo perfettamente, comunque, Noys. Dimmi, quando sei entrata nel 482°? Chi hai sostituito? O forse ti sei semplicemente… infilata in quel Secolo? Ho fatto sviluppare il tuo Progetto di Vita da un esperto del 2456°. Nella nuova Realta, tu non esistevi affatto. Non avevi analoghi. Strano, per un Mutamento cosi piccolo, ma non impossibile. E poi il Progettista di Vita mi ha detto una cosa che ho ascoltato con le orecchie, ma che non ho udito con la mente. Strano che la ricordi cosi bene, ora. Forse anche in quel momento un campanello ha suonato nella mia mente, ma ero troppo pieno di… di te, per ascoltare. Il Progettista di Vita mi ha detto: 'con la combinazione di fattori che mi avete fornito, non riesco a capire nemmeno come abbia potuto esistere nella vecchia Realta.'

«Aveva ragione. Tu non quadravi, nella vecchia Realta. Tu l'avevi invasa dal remoto futuro, e avevi manipolato non solo me, ma anche Finge, per raggiungere i tuoi scopi.»

Noys disse, in tono urgente:

«Andrew…»

«Tutti i pezzi del rompicapo combinavano… se fossi stato in grado di vederli. Un libro-film, nella tua libreria, intitolato Storia Sociale ed Economica , mi aveva gia sorpreso, quando l'avevo visto per la prima volta. Ne avevi bisogno, vero, per imparare a essere una vera donna di quel Secolo? E un'altra cosa… ricordi il nostro primo viaggio nei Secoli Nascosti? Fosti tu a fermare il cronoscafo nel 111.394°. Lo fermasti con sicurezza, senza esitare. Dove avevi imparato a guidare un cronoscafo? Se fossi stata quella che volevi apparire, sarebbe stato quello il tuo primo viaggio a bordo di un cronoscafo. E poi, perche nel 111.394°? Era il tuo Secolo natale?»

Lei disse, sommessamente:

«Perche mi hai portata nel Primitivo, Andrew?»

E d'un tratto, lui si mise a gridare:

«Per proteggere l'Eternita! Non potevo immaginare quali danni avresti fatto. Qui sei impotente, perche io so chi sei. Ammetti che quello che ho detto e vero! Ammettilo!»

Si alzo in piedi, in un parossismo di collera, e sollevo i pugni. Lei non batte ciglio. Era completamente, perfettamente calma, pareva una meravigliosa statua di cera. Harlan abbasso le braccia, lentamente.

«Ammettilo!»

«Sei ancora cosi incerto, dopo tutte le tue deduzioni?» domando Noys. «Cosa ti puo importare, se io confesso o no?»

Harlan senti aumentare la sua collera.

«Ammettilo… lo voglio sapere per non dover soffrire neppure un poco… neppure un poco!»

«Soffrire?»

«Perche ho un disintegratore, Noys, e intendo ucciderti.»